E’ stato l’anno in cui il turismo in provincia di Trapani, come in tutta la Sicilia, ha registrato una netta ripresa, nonostante il Covid. Dopo il nefasto 2020, quest’anno le attività legate al turismo hanno respirato. Certo, non ci sono numeri paragonabili all’epoca pre-Covid ma il disastro dello scorso anno è stato in parte sanato.
C’era curiosità, quindi, nel vedere i Comuni, i distretti turistici, le associazioni di categoria, fare il punto e gettare le basi per un futuro più competitivo partecipando alle fiere, anche queste hanno ripreso l’attività.
Nei giorni scorsi c’è stato, ad esempio, il TTG di Rimini, una delle più importanti fiere internazionali legate al settore turistico, una sorella della Bit di Milano.
TTG Travel Experience è la manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale in Italia e per la commercializzazione dell’offerta turistica italiana nel mondo.
Richiama in tre giorni operatori provenienti da tutto il mondo, key player delle principali aziende del comparto: enti del turismo, tour operator, agenzie di viaggio, compagnie aeree, trasporti, strutture ricettive, servizi per il turismo, tecnologia e soluzioni innovative.
In tanti al TTG
In tanti, fiutando l’opportunità di una vetrina così importante, hanno partecipato della provincia di Trapani.
C’era il Distretto Turistico Sicilia Occidentale, con la presidente e assessore al Turismo di Trapani, Rosalia D’Alì. “Una manifestazione che simboleggia la ripartenza del settore turistico a cui noi del Distretto non potevamo mancare” afferma d’Alì.
“Continua, infatti, il grande lavoro di sinergia con l'Assessorato al Turismo della Regione Siciliano e con l’assessore Manlio Messina che ha voluto la presenza del desk del Distretto all’interno del padiglione della Regione Sicilia. Una collaborazione iniziata ben prima della pandemia e che, adesso, rivede la nostra presenza all’interno delle fiere di settore che finalmente sono ripartite. Tanti, inoltre, sono i progetti futuri nel settore fieristico, con la presenza del Distretto Turistico Sicilia Occidentale nei più importanti incontri continentali. Questo territorio va promosso e le fiere sono uno strumento che vogliamo utilizzare per la Sicilia Occidentale. Ringraziamo l’assessore regionale Messina e tutto l’Assessorato per questa opportunità” conclude Rosalia d’Alì.
Il padiglione della Sicilia era tra i più visibili della fiera: tre enormi videowall hanno creato lo sfondo adeguato con i video della Regione e della destinazione West of Sicily ad allietare le folle. Una ripartenza tra circa 700 buyer di oltre 40 Paesi che hanno partecipando ai business meeting per incrociare domanda e offerta.
C’era anche l’Airgest, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani Birgi. E poi il sindaco di Erice, molti imprenditori del settore turistico. C’era Federalberghi, che ha ospitato nel suo spazio l’Associazione Strutture turistiche di Marsala.
“Quest’anno è la prima volta che Federalberghi promuove la partecipazione ad una fiera di settore coinvolgendo diversi suoi iscritti, tutti sotto un unico simbolo per promuovere un’offerta coordinata e integrata del territorio, evitando che ognuno faccia la sua piccola promozione in un mare di offerte restando un puntino appena percettibile nell’universo turistico” si legge in una nota dell’Associazione marsalese.
Il Comune di Marsala non va
Ma proprio l’amministrazione comunale di Marsala era assente alla fiera di Rimini. Un’assenza che conferma come l’amministrazione Grillo non abbia ancora (dopo un anno) messo a punto una strategia e una programmazione turistica. E che pensa che si sia risolto tutto con l’etichetta sul barattolo della Nutella, fatta aggiustare da Saline di Trapani a Saline di Marsala. Nella “governance” di Grillo, eppure, c’era, inizialmente, Salvatore Ombra, manager dell’Airgest, che però si è sfilato subito.
Tra gli imprenditori di Marsala del settore turistico anche Davide Parrinello. “Marsala è’ una città a vocazione turistica ed è stato un peccato lasciarsi sfuggire questa occasione per il Comune”. Anche perchè quest’anno il TTG è stato preso d’assalto. “C’erano tanti tour operator. Sarebbe stato un modo per stare vicino agli imprenditori”.
A Marsala manca una strategia. “Il Comune non si può sostituire all’imprenditore, ma sarebbe opportuno che convochi gli operatori per capire cosa si può fare anche in vista della Bit di Milano a Febbraio. Magari prendere uno stand con la partecipazione degli imprenditori” aggiunge Parrinello.
Polemiche nel distretto turistico
Il Distretto turistico era presente a Rimini, ma non vive giorni sereni dopo le dimissioni di Antonino Ciulla da membro del direttivo. Ciulla è assessore a San Vito lo Capo, la città che più di tutte attrae turisti in provincia di Trapani. E le sue dimissioni in tono polemico fanno molto rumore.
“Troppe le criticità sia in termini di programmazione del progetto, sia in termini condivisa delle iniziative tutte del Distretto turistico della Sicilia occidentale”. Antonino Ciulla, motiva così la sua scelta di dimettersi e abbandonare il tavolo tecnico del distretto, in qualità di rappresentante del Comune di San Vito. L’assessore sanvitese rincara la dose: “I concetti di rete e di azione partecipata trovano ancora, nostro malgrado, declinazioni molto diverse tra le varie realtà coinvolte”. Per Ciulla il Distretto sarebbe un “ostacolo” alla realizzazione di iniziative turistiche.
Alcuni numeri
Dicevamo che il 2021 è stato un anno soddisfacente, rispetto al nefasto 2020 per le attività turistiche. I numeri lo dicono chiaro. E i numeri sono quelli dell’ufficio statistica del Libero Consorzio di Trapani, non quelli bombati di eDreams, e si riferiscono al periodo gennaio-agosto 2021..
Gli arrivi nel 2021 sono stati 306.606, 52 mila, cioè il 20,5% in più del 2020. Ovviamente sono numeri molto più bassi rispetto all’epoca pre-Covid. Nel 2019 gli arrivi sono stati il 40% in più. La quota straniera, per le restrizioni anti-Covid, è quella che ha risentito maggiormente. Quest’anno sono stati 40 mila, l’anno scorso 26 mila, nel 2019 157 mila. Rispetto all’epoca pre covid è il 74% in meno, rispetto allo scorso anno il 53% in più. La situazione è diversa sul fronte degli arrivi italiani. Sono il 16,7% in più rispetto al 2020, e il 24,3% in meno rispetto al 2019.
Il dato delle presenze, cioè il numero dei pernottamenti dei visitatori, è in linea con quello degli arrivi. Oltre un milione quest’anno, +27% rispetto al 2020, e il 40,7% in meno rispetto al 2019. In media un turista si ferma in provincia di Trapani per tre giorni.