Fabrizio Fonte torna in libreria con l’«Isola furba».
Il Vice-Presidente dell’«Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici» (ISSPE) è in uscita con un nuovo volume nella collana «Intervento» della «Solfanelli editore», soffermandosi, stavolta, sulle indicazioni e sulle controindicazioni che la Terra di Sicilia ha in serbo per i prossimi anni.
La Sicilia, a seguito della forte spinta migratoria (soprattutto giovanile ed intellettuale) e della pesante desertificazione imprenditoriale, è destinata nei prossimi anni all’oblio (come, del resto, gran parte del «Mezzogiorno d’Italia»), trovandosi, di fatto, sempre più vecchia, più povera e con una dotazione infrastrutturale che la pone fra le ultime regioni in Italia.
La sua “celebre” «Autonomia», ormai da tempo ai margini del dibattito politico, rischia, dunque, di dover governare una vera e propria agonia sociale ed economica. Il saggio, basato su di una diretta ed assai approfondita conoscenza territoriale, individua nella presunta «furbizia» posta, tradizionalmente, in essere dai cosiddetti «centri decisionali del potere» (spesso, tra l’altro, conniventi con il malaffare mafioso) la causa prima di tutti i mali che affliggono l’Isola. Ragion per cui ai siciliani verrà oltremodo complicato superare, senza un’ormai ineludibile «rivoluzione culturale» che coinvolga, innanzitutto, le nuove generazioni, le enormi sfide a cui saranno chiamati ad affrontare, dai moderni assetti sociali, culturali, economici e demografici, nel prossimo futuro. Il volume affronta, infine, la necessità di individuare, nel contesto del post-pandemico con la conseguente attuazione del «Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza» (PNRR) e dell’imminente programmazione europea (2021-2027), gli ambiti da cui ripartire, al fine di elaborare una visione incentrata sull’attrazione degli investimenti, di valorizzare le filiere strategiche regionali e di sostenere un nuovo percorso di sviluppo territoriale, in un quadro nazionale ed euro-mediterraneo.
Fabrizio Fonte giornalista, laureato in «Scienze della Comunicazione». È autore di diversi saggi e di numerosi articoli di natura politica, economica e culturale per diverse testate giornalistiche regionali e nazionali. È stato insignito del Premio alla Cultura «G.M. Calvino» nel 2014, del Premio letterario «La Campana di Burgio» nel 2015, del Premio letterario «Magister Vitae» nel 2017 e del «Premio Gaia» per la letteratura nel 2018. È Vice-Presidente dell’ISSPE («Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici») e presiede, infine, dal 2014 il «Centro Studi Dino Grammatico». In particolare ha pubblicato i saggi Dal separatismo all’autonomia regionale. Storia dell’idea indipendentista siciliana nel XX secolo (2011), L’operazione Milazzo e la mafia. L’inchiesta Merra la prima operazione antimafia nella Sicilia autonoma (2017) e Irredimibile Sicilia? L’Isola e il sogno infranto della sua autonomia speciale (2018).