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24/10/2021 07:46:00

"Non si può negare aiuto a chi salva vite". Sicilia, iniziato il processo a Salvini 

 A Palermo si è tenuta ieri la prima udienza del processo a Salvini accusato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’uffico. Nell’agosto 2019 da ministro dell’interno impedì lo sbarco di 147 naufraghi. Il tribunale ha ammesso tutti i testimoni, tra questi Richard Gere all’epoca volontario sulla nave della ong Open Arms. Il leader leghista dice che è un processo politico organizzato dalla sinistra.

"Il significato di essere oggi qui è per ottenere un segnale di giustizia", dice Oscar Camps, il fondatore e direttore della ong spagnola Open Arms, al suo arrivo al bunker di Pagliarelli.

Ministri ed ex ministri, l'ex premier Conte e anche l'attore Richard Gere sfileranno sul banco dei testi al processo.  Lo ha deciso il tribunale di Palermo che ha ammesso tutti i testi citati dalle parti.

Tra i testimoni ammessi, oltre all'ex premier Conte e all'attore Richard Gere, il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, e tre componenti del cosiddetto Conte uno: l'ex vice premier Luigi Di Maio e gli ex ministri ai Trasporti Danilo Toninelli e alla Difesa, Elisabetta Trenta. Citati anche l'ex direttore dell'Aise e l'ex premier maltese Muscat.
Il processo è stato rinviato al 17 dicembre per l'esame dei primi tre testimoni della Procura.

LA DIFESA. L'Italia non era competente ad assegnare il porto sicuro alla nave della ong Open Arms. Lo ritiene la difesa del senatore. Il legale di Salvini, l'avvocato Giulia Bongiorno, ha chiesto, oltre all'esame del leader della Lega, l'acquisizione di due decreti di archiviazione che escludono, in casi analoghi a quello della Open Arms, la competenza italiana nell'assegnazione del Pos (Place of safety) e, sempre in tema di assenza di competenza italiana, le note del ministero degli Esteri in cui si ribadiva che a stabilire il porto sicuro doveva essere la Spagna. La difesa ha chiesto, inoltre, di acquisire la direttiva del 2019 che stabiliva i provvedimenti da adottare a carico delle ong che disattendevano le indicazioni di uno Stato.
Nella lista dei documenti chiesti dalla difesa di Salvini anche le indicazioni del Governo che evidenziavano la politica italiana in materia di sbarchi e che sancivano la necessità di arrivare a un accordo in sede europea sulla distribuzione dei migranti prima dell'assegnazione del Pos e dell'autorizzazione allo sbarco.
La Procura non si è opposta alle richieste di acquisizione documentale dell'avvocato Bongiorno se non all'ammissione di articoli di giornale o comunicati stampa.

LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI. Tra l’1 e il 10 agosto 2019 vengono tratte in salvo 163 persone, ma dal Ministero dell’Interno arriva il divieto di ingresso in acque territoriali italiane. Di queste, 32 sono bambini e ragazzi non accompagnati.
Con il passare dei giorni, la situazione sanitaria a bordo diventa drammatica: le persone soffrono di gravi patologie fisiche e psicologiche dovute alle torture e alle violenze subite.

Il 9 agosto Richard Gere e Chef Rubio salgono sulla Open Arms per portare acqua e viveri. "Non è una questione politica, ma umanitaria" afferma l’attore.

Il 12 agosto il Tribunale per i Minori e la Procura di Palermo chiedono al governo chiarimenti, dopo aver stabilito che il respingimento alla frontiera e l’espulsione di minori stranieri non accompagnati viola le Convenzioni Internazionali.

Il 14 agosto il TAR del Lazio sospende il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane per la Open Arms che nella notte finalmente riesce ad avvicinarsi alla coste dell’isola di Lampedusa.

Il 17 Agosto il Tribunale per i Minori di Palermo stabilisce lo sbarco immediato dei 27 ragazzi rimasti a bordo.

Il 20 agosto il Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, sale sulla Open Arms, accerta le condizioni di emergenza sanitaria e ordina lo sbarco immediato delle persone a bordo.