Colpo di scena ieri al consiglio comunale di Marsala, undici consiglieri comunali hanno messo sotto la maggioranza del sindaco Massimo Grillo approvando l’atto di indirizzo con cui si chiede lo scioglimento dell’ente Marsala Schola.
Il punto è stato prelevato e la discussione è stata abbastanza animata: qualche mese fa il sindaco e la sua giunta avevano proceduto a nominare il Cda della partecipata, con gettoni per gli amministratori. Da lì il corto circuito con l’assessora Antonella Coppola, con delega all’Istruzione. L’ente, infatti, lavorava in totale autonomia scollato dall’assessora che, dunque, rimaneva svuotata della sua delega.
Marsala Schola è una partecipata antieconomica, lo ha affermato Flavio Coppola in aula, sostenendo che lo è ancora di più una volta nominati i componenti del consiglio di amministrazione, l’ente va sciolto per Coppola e lo dice chiaro da molti mesi, il Comune non ha alcuna utilità nel tenere viva la partecipata.
E’ intervenuto l’assessore Michele Milazzo, che parla di un film già visto, era il 2008 quando si parlava dello scioglimento di Marsala Schola: “Non sono innamorato né di una tesi né dell’altra. Inevitabilmente si tratterà di una questione politica e di un dibattito che si aprirà. Prenderemo atto come amministrazione di quello che verrà deciso in questa aula”.
L’atto di indirizzo approvato prevede non solo lo scioglimento dell’ente ma anche la salvaguardia del personale, la sottigliezza però è politica: si è andati alla conta e la maggioranza del sindaco è andata sotto, sarebbe il caso di dire che forse la maggioranza non c’è più.
Intervento importante quello del consigliere Rino Passalacqua: “Stiamo parlando di maggioranza e opposizione, di politica, ma ce ne stiamo fregando degli alunni. Quest’anno grazie al cda di Marsala Schola, dopo 4 anni che non accadeva, non abbiamo il servizio scuolabus per i disabili, abbiamo uno scollamento tra il cda e l’assessore al ramo. Parliamo dei problemi del Sirtori?”. Una somma di ritardi ed errori evidenziati in aula che inchioda il cda alle loro responsabilità, i risultati sono sotto gli occhi di tutti: “Se non ci fosse tutto sulla pelle dei bambini questo non posso sopportarlo e lo trovo vile”, lo dice chiaramente Passalacqua.
Lo scioglimento dell’ente porterebbe un risparmio importante, di circa 350 mila euro, per le casse del Comune non floride.
Ci va giù duro il consigliere Passalacqua: “Parlare dei disservizi che i bambini stanno subendo perché il sindaco deve lottizzare un ente e lo deve mantenere per incarichi politici è una cosa che la città ricorderà, che faremo presente tutte le volte in cui ce ne sarà bisogno”.
Sfiduciato dunque il consiglio di amministrazione di Marsala Schola, passato l’atto di indirizzo che ne prevede lo scioglimento.