Prende al via la prima giornata di "Futura", la scuola di formazione politica ideata da Davide Faraone, presidente dei senatori di Italia Viva, sul palco insieme a lui il direttore scientifico della scuola, Maurizio Carta. Dal lavoro alla pandemia, dalla sanità alla comunicazione una tre giorni intensa tra politica e attualità, miscelando la competenza tecnica con la capacità di visione.
L’apertura della scuola viene dedicata a Benita Licata e a Rosario Faraone, due figure importanti che hanno lasciato la comunità di IV da poco. Si parte dalla ripresa del Sud guardando al Paese, lo dice Carta che afferma ancora: "vogliamo rimettere dentro la parola politica le competenze, la capacità di dibattito esponendo la propria idea ma avendo rispetto delle diversità".
La prima lezione è a cura della Ministra per il Sud, Mara Carfagna, che affronta subito il problema del Sud non più a traino dell’Italia ma risorsa, non più come mezzogiorno che serve ad accendere i motori del centro Nord. "Un cambio di paradigma affinché il Sud possa competere con il resto del mondo grazie a condizioni necessarie, di fatto abbiamo deciso di inserire una linea di investimento nel PNRR per rafforzare le Zes, già avviate le procedure per le nomine dei commissari delle Zes. Ci sono le risorse e gli strumenti, c’è la volontà politica per trasformare il Sud in un traino di sviluppo del Paese, il PIL del Mezzogiorno crescerà più di quello del centro Nord e questo avrà piamente una ripercussione sull’intero territorio. E’ uno scenario non privo di rischi, abbiamo coltivato tante volte le ambizioni e poi ci siamo scontrati con la politica che si esercitava in giochi di piccolo cabotaggio". Sono state queste le prime parole della Ministra Carfagna, che poi ha fatto riferimento anche all’autorevolezza del governo Draghi e che ha consentito di consegnare al Paese una serie di riforme, poi sulla necessità della creazione di un centro in Italia: “Quando si parla di politica bisogna fare i conti con la realtà, oggi la realtà ci dice che inseguire un progetto centrista rischia di consegnarmi ad un progetto di irrealtà, il ragionamento invece si deve porre in termini di coalizione. L’obiettivo è quello di rafforzare l'anima moderata così da costruire una coazione che sia credibile in Italia ma anche in Europa”.
A seguire l’intervento della Ministra degli Interni Luciana Lamorgese che ha parlato di sicurezza sui territori legata anche alla violenza domestica, cresciuta soprattutto in piena pandemia. "Le forze di polizia hanno profuso un impegno straordinario - dice - i numeri delle manifestazioni sono abbastanza importanti, 12 mila. C’è uno stanziamento di 107 milioni di euro che entro il 2026 serviranno al potenziamento delle strutture digitali necessarie ed indispensabili per l’accesso ai mercati internazionali e al mondo del lavoro, il ricorso al web è pure da parte della criminalità organizzata per nuovi guadagni illeciti, +14% durante la pandemia sono i reati collegati a quelli informatici, c’è una polizia postale molto qualificata".
L’intervento sulle Pari Opportunità viene fatto dalla Ministra Elena Bonetti, si parte dallo studio e dalla conoscenza, inteso come pensiero critico, è il luogo dove i sogni nascono e si attiva la sfida grande che vogliamo realizzare. "Questi investimenti straordinari non sono i risparmi della nostra generazione ma sono i soldi del vostro futuro e con voi vogliamo progettare l’utilizzo di queste risorse. In Italia non c’è una parità di genere compiuta, ci sono state e ci sono battaglie importanti, oggi con approcci diversi ma ancora non c’è una parità di genere compiuta". Un appello alle ragazze: “Senza le donne non è una politica sana, è possibile trasformare quel sogno. E’ compito della generazione di oggi”.
Rossana Titone