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02/11/2021 12:43:00

Trapani, il sindaco Tranchida si rivolge ai giudici per il servizio di assistenza agli alunni disabili

 Un nuovo capitolo nell'intrigata e complessa vicenda relativa al mancato avvio, a Trapani, del servizio di assistenza igienico-sanitaria per gli alunni disabili.

Il Comune, infatti, ha deciso di rivolgersi alla magistratura. Una scelta affinchè venga verificato se vi siano “reali omissioni nei servizi scolastici oppure false e tendenziose dichiarazioni volte a provocare anche allarme sociale, o finalità – dice il sindaco Giacomo Tranchida - tendenti a celare particolari interessi, sono rilevanti tanto l'appello di alcune parti politiche che dichiarano che 100 bambini disabili da oltre un mese e mezzo non vanno a scuola, così come le dichiarazioni di una madre che denuncia come il proprio bambino torni a casa in condizioni non decorose oltre a quelle - riportate da una consigliera comunale - di un docente che sostiene come a scuola non vi sia personale ATA a sufficienza”. Per il primo cittadino “sono affermazioni che vanno a smentire quanto sostenuto dai Dirigenti Scolastici, ossia che i servizi vengono invece erogati con il personale ATA”.

«Avevo chiesto e più volte sollecitato comunque l’Asp di effettuare apposite verifiche - ma, incredibilmente il silenzio è stata la risposta - al fine di eliminare ogni dubbio – spiega il Sindaco Tranchida -. Oggi, pur stentando a credere a tali gravi segnalazioni di disfunzione, siamo costretti a rivolgerci all'Autorità Giudiziaria per mettere la parola fine a questa vicenda, tanto al fine di verificare la fondatezza di talune dichiarazioni quanto di eventuali disfunzioni e, per quanto riguarda la presunta responsabilità del comune anche al fine di appurare eventuali omissioni, che strumentalmente ci si addebita. Sconti per nessuno, per cominciare dalle mie eventuali responsabilità. Mercoledi prossimo - conclude Tranchida - in ogni caso, proporremo alla Prima Commissione all'ARS la modifica della Legge Regionale chiedendo di inserire la figura dell'assistente socio sanitario con la presenza di un infermiere a scuola per i casi gravi».