Il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, interviene sul caso della casa popolare "scippata" ed occupata abusivamente, dopo il servizio andato in onda martedì a "Fuori dal Coro" su Rete 4.
Una sorta di replica al servizio della trasmissione condotta da Mario Giordano che riprendeva una storia raccontata mesi fa da Tp24 (qui un editoriale del nostro direttore oggi su Tp24). Una casa popolare occupata la notte di Capodanno da parte di una famiglia che ha di fatto buttato fuori la ragazza che ci viveva da tanti anni con la propria famiglia.
Il sindaco non ha fatto una bella figura in tv, e ha deciso di replicare così.
”Martedì scorso è andato in onda su Quarto Grado un servizio contenente anche una mia intervista sulla situazione di un alloggio popolare occupato abusivamente nella nostra città.
Chi segue la trasmissione sa che Quarto Grado sta facendo una campagna contro l’occupazione abusiva delle case che è un problema che riguarda tutta l’Italia, non solo Marsala, e che per essere risolto avrebbe bisogno anche di essere affrontato a livello nazionale, con atti legislativi ad hoc.
Io ho avuto modo di parlare delle difficoltà procedurali che da Sindaco mi sono trovato davanti dal momento in cui ho cercato di affrontare e risolvere la situazione della nostra giovane concittadina Valeria. Difficoltà che tutti i sindaci e gli amministratori che stanno vicini ai cittadini riscontrano giornalmente.
Ma purtroppo di tutto questo, nel servizio andato in onda, non c’è traccia per cui vi riassumo qui, in poche battute, quello che ho avuto modo di dire al giornalista, a Valeria e ai suoi familiari.
La situazione che ho esposto è la seguente: Valeria, ancora minorenne, rimasta orfana nel settembre 2020, si allontana per qualche giorno dalla sua casa per andare da una delle due sorelle e al ritorno trova la casa occupata da estranei che rifiutano di farla rientrare.
Appena saputo della vicenda me ne sono occupato personalmente, ho più volte incontrato Valeria anche alla presenza del suo avvocato. In emergenza ho subito dato disponibilità di un alloggio alternativo, ma giustamente Valeria ha rifiutato perché richiede la sua casa.
La mia amministrazione ha subito disposto una diffida in cui si ingiungeva lo sgombero agli occupanti abusivi.
Questo avveniva a gennaio scorso, ad appena due mesi dalla mia elezione.
E qui, purtroppo, nascono i primi problemi.
Perché la famiglia abusiva non ha adempiuto.
Di fronte alla nostra volontà di passare immediatamente allo sgombero forzato gli uffici ci dicono che il Comune di Marsala non effettua sgomberi da almeno 4 anni. Questo comporta che, prima di procedere con lo sgombero di una casa occupata oggi, l’amministrazione deve necessariamente provvedere allo sgombero delle tantissime case occupate negli anni precedenti e deve farlo in ordine cronologico. Questo è il motivo per cui, nonostante abbia a cuore la situazione di Valeria e me ne sia occupato personalmente, non è stato ancora possibile risolvere il suo problema. Perché, per quanto un sindaco possa seguire personalmente una situazione per cercare di risolverla, non può violare le procedure di legge.
Come in moltissime città, a Marsala avvengono ogni anno numerose occupazioni abusive: circa 20 nel nostro territorio. Ciò significa che al mio insediamento ho trovato tantissime occupazioni alle quali non è stato posto rimedio. Questo dato complica non poco la situazione, perché non si può sgomberare una famiglia da un immobile occupato se non le si trova un alloggio diverso. E alloggi semplicemente non ve ne sono. Si potrebbe fare un avviso pubblico per prenderli in affitto da privati. Abbiamo preso in considerazione l’ipotesi, ma chi parteciperebbe all'avviso? Chi darebbe un proprio immobile in affitto a chi ha occupato abusivamente un appartamento? Non è realistico, sarebbe un avviso-spot, e noi preferiamo lavorare per soluzioni concrete. In questi mesi ci siamo quindi occupati di fare una ricognizione dei beni immobili del comune e sollecitato la Regione Siciliana a concederci risorse per l'edilizia popolare.
Abbiamo, inoltre, avviato un accertamento di tutte le pratiche di sgombero inevase per trovarci pronti nel momento in cui saranno fruibili gli alloggi alternativi per le famiglie da sgomberare.
Da quando mi sono insediato il Comune di Marsala ha ripreso a fare la sua parte. Abbiamo attivato tutte le procedure perché Valeria torni a casa ma, a causa delle occupazioni abusive non affrontate negli anni passati, purtroppo, è necessario del tempo. Più tempo di quanto avevamo previsto e sicuramente più tempo di quanto avremmo voluto. Con la sensazione, anche per noi vivida, che le procedure di legge al danno finiscano con l’aggiungere la beffa, finendo quasi col tutelare la posizione di chi occupa una casa abusivamente, invece che i diritti dei proprietari. Cosa questa che Quarto Grado ha più volte documentato in questi mesi.
Come ho detto alla nostra concittadina, alle sue sorelle e anche al giornalista che mi ha intervistato, se chi mi ha preceduto avesse fatto il suo dovere oggi potremmo occuparci direttamente del caso di Valeria. Purtroppo, invece, quanti mi hanno preceduto non hanno fatto nulla per anni, mettendo il comune in questa situazione. E purtroppo di tutto questo nel servizio mandato in onda da Quarto Grado non c’è traccia. Nonostante ciò, spero quanto prima di poter dare a Valeria, ai suoi cari e ai miei cittadini una buona notizia”.