Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/11/2021 15:09:00

Raccolta rifiuti, oggi c'è sciopero: disagi in tutta la provincia di Trapani

 Elevata adesione allo sciopero generale proclamato dai lavoratori della raccolta dei rifiuti, che sta riguardando anche Trapani, Marsala e la provincia, dove sono comunque garantiti i servizi essenziali nonostante l'80% di lavoratori non sia operativo.

Il Comune di Trapani ricorda che non subiranno alcuna criticità i ritiri dei c.d. “rifiuti Covid” e come con grande sforzo verranno rimossi gli abbandoni dei rifiuti sul territorio registrati stamani. Le squadre attualmente attive, nel limite del possibile, stanno cercando di svuotare quanti più mastelli possibili. Si invita la cittadinanza a collaborare al fine di limitare al massimo i disagi.

E’ di circa il 75 per cento in tutte le province, finora l’adesione dei lavoratori dei servizi ambientali della Sicilia, gli addetti alla raccolta rifiuti, allo sciopero generale nazionale indetto da Fp Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, che continuerà per tutta la giornata di oggi. Nelle città dell’Isola sono in corso anche i sit in davanti le Prefetture. Alla base dello sciopero c’è la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di settore, causata dicono i sindacati “dall’atteggiamento delle associazioni datoriali (Utilitalia,Cisambiente, Assoambiente ecc..)”. In Sicilia, affermano Fp Cgil, Fit Cisl Uil Trasporti, “lo sciopero di oggi ha una doppia valenza, da un lato, il rinnovo del contratto nazionale di settore e dall’altro lato accendere un riflettore sulla condizione del settore di igiene ambientale in Sicilia che è una eterna emergenza”. Le richieste dei sindacati riguardano “un contratto nazionale unico e di filiera, il rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema maggiormente partecipativo dei lavoratori; l’evoluzione delle condizioni di lavoro per tutelare la salute degli operatori; sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; miglioramento in maniera armonica della classificazione del personale; perfezionamento degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; esigibilità contrattuale della clausola sociale; accordo economico che non tenga conto solo delle percentuali inflattive e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità”. “La pandemia ha evidenziato ancor di più quanto siano indispensabili i lavoratori dei servizi ambientali, rinnovare e migliorare il contratto è necessario anche in prospettiva degli investimenti europei legati al miglioramento, all’ammodernamento e alla realizzazione di nuovi impianti sui rifiuti, previsti nel Piano nazionale di ripresa e resilienza in un settore strategico come quello dei rifiuti”. Su quest’ultimo punto, proprio in Sicilia, “siamo particolarmente preoccupati perché ai ritardi delle SRR si unisce la mancanza di una cabina di regia Regionale che rischia di far perdere queste importanti risorse affinché si possa finalmente avere la quantità e la qualità dell’impiantistica pubblica utile a coprire il fabbisogno regionale”.