Miguel Angel Cuevas con la sua silloge “Postuma” e Prima tertulia dedicata alla storia del circolo di cultura di marsala. Sono gli appuntamenti di questa settimana della Biblioteca sociale Ex Libris di OTIUM, il primo mercoledì, il secondo, invece, sabato.
Mercoledì 17 ore 19.00 Miguel Angel Cuevas racconta “Postuma”, sua ultima silloge Le Farfalle Edizioni - Conversano Nicolò Messina e Giovanni Marchetti
Miguel Ángel Cuevas (Alicante, Spagna, 1958) è professore ordinario di Letteratura Italiana all'Università di Siviglia. Ha tradotto in castigliano Pirandello, Tozzi, Luzi, Pasolini, Consolo, Scandurra, Attanasio, Burgaretta, Di Mauro, Cannizzo; in italiano, Valente, Oteiza. Per la poesia ha pubblicato, in Spagna: Celebración de la memoria(1987; seconda forma, Memoria, 2013), Manto (1990), Incendio y término (2000), Silbo (2001). In Italia,in autotraduzione: 47 Frammenti (2005), Scrivere l'incàvo (2011), Modus deridendi (2014), Sibilo (2015), Pietra – ecruda (2015), le prose di Una Sicilia deambulata (2016), l'antologia Ultima Fragmenta (2017).
Sabato 20 ore 18.30 Tertulia. Ricordiamo la Storia del Circolo di Cultura di Marsala. Intervengono: Giovanni Alagna, Cesare Ferrari, Gaspare Li Causi, Elio Piazza.
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Ghostbusters al cinema - Dal 18 al 23 novembre il film Ghostbusters sbarca al Cinema Golden di Marsala nelle seguenti proiezioni: 18:00 - 20:00 - 22:15.
Durante la sera di Halloween, nell’affascinante scenario della cittadina medioevale di Lucca, siamo riusciti a infiltrarci come ninja nella sala della prima italiana di "Ghostbusters: Legacy". Eravamo in buona compagnia, circondati da tantissimi fan dei film originali, d’altra parte, Lucca Comics è l’evento più nerd d’Italia, pieno di fumetti, cosplayer e videogiochi e il nuovo "capitolo" di Ghostbusters non poteva che attirare un'orda di appassionati degli Acchiappafantasmi. Tuttavia, dobbiamo confessare che ci siamo seduti nella sala con un po’ di timore che "Legacy" potesse essere la classica operazione furbetta pensata per sfruttare la scia del successo dei gloriosi originali Ghostbusters e revival degli anni '80 che va tanto di moda negli ultimi tempi. Beh, prima grande notizia, non c'è niente da temere. Alla fine della proiezione, quando le luci si sono accese in sala, eravamo tutti felici. Non solo noi ultra quarantenni, che magari nel 1985 abbiamo visto il "Ghostbusters" originale al cinema, ma anche i più giovani che non erano nemmeno nati a metà degli anni ’80.
Naturalmente, non possiamo dirvi perché "Ghostbusters: Legacy" sia un bel film, che vi farà ridere e sorridere, vi terrà incollati allo schermo e alla fine vi farà spuntare qualche lacrimuccia. Sarebbe uno spietato spoiler e vogliamo lasciarvi scoprire le sorprese che ha in serbo. Possiamo però dirvi senza remore che "Ghostbusters: Legacy" è un film che non delude e se proprio volete una descrizione breve ed efficace, possiamo riassumerlo in "Ghostbusters" che incontra i "Goonies" riuscito bene.
La trama - Il nuovo "Legacy" è ambientato grossomodo ai giorni nostri. Protagonista è una famiglia scapestrata in cui la mamma e i due figli sono costretti a traslocare nella diroccata dimora che hanno recentemente ereditato dal nonno un po’ matto e isolato dal mondo. Quando arrivano nella ben poco ridente fattoria in mezzo al nulla a Summerville, Oklahoma, scoprono che il nonno non era poi così pazzo e che – sorpresona – i fantasmi ci sono davvero.
Il cast - La famiglia è composta da McKenna Grace, già vista in "Captain Marvel", "Designated Survivor" e "C’era una volta", che interpreta la figlia dodicenne geniale e nerd. Il fratello un po’ scapestrato è Finn Wolfhard, molto più celebre grazie al suo ruolo in "Stranger Things". Carrie Coon è la mamma che cerca di mandare avanti la famiglia in mezzo a mille difficoltà, sia normali che paranormali. Ci sono anche Bill Murray, Dan Aykroyd e Sigourney Weaver, che non hanno certo bisogno di prestazioni.
Anche il regista è importante: Jason Reitman è il figlio di quell’Ivan Reitman che ha diretto i primi due "Ghostbusters". Un regista che al suo attivo ha film splendidi come "Juno" e "Tra le nuvole" e quindi ha già dimostrato di saperci fare dietro la telecamera.