È terminata ieri mattina la Leopolda11, l’appuntamento fiorentino che ha visto arrivare da tutta Italia tantissime persone.
Entusiasmo e progettualità viva e fattiva, in forma Matteo Renzi che ha ribadito la necessità di una politica fatta non con l’odio dei populisti e nemmeno con gli estremismi dei sovranisti.
La stoccata sul caso Open, l’accanimento su Renzi, il caso mediatico e non giudiziario, la macchina del fango che ha investito pure le vite private dei parlamentari, sono questi alcuni dei temi trattati.
Il cuore pulsante della manifestazione sono i giovani, che non hanno mai smesso di vedere che è possibile costruire una società accogliente ed inclusiva, che dia spazio alle competenze ma anche alla passione di ognuno di loro.
La Sicilia ha partecipato con un gruppo di 200 persone, che ha esultato all’annuncio di domenica mattina quando Renzi ha lanciato la candidatura a sindaco di Palermo di Davide Faraone.
Dalla notizia alla polemica strumentale è stato un attimo.
A non digerire la candidatura Edy Tamajo, parlamentare regionale, che sulla carta è nel gruppo Sicilia Futura- Italia Viva, di fatto è organico a Gianfranco Miccichè.
Chiede che tutte le candidature a sindaco siano azzerate e che si discuta da capo, che non ci candidature non discusse dal basso. In ultimo propone l’immediata convocazione della coalizione. Ma quale? Esattamente a chi si riferisce?
Verrebbe ancora da chiedere a Tamajo se quando ha incontrato Miccichè per siglare l’accordo ha consultato la base, se quando ha partecipato alla convention di Forza Italia, a Mazara, lo ha fatto a nome degli azzurri o a titolo personale visto che ha esordito con un: “ Io qui sono a casa mia”.
Palermo è la quinta città d’Italia merita di essere amministrata da chi ha competenza e da chi non pensa solo ad accordi di partito che poi conducano alle regionali, perché oltre alle mille bare che non trovano sepoltura non si posano tumulare pure le idee e il coraggio di chi ci mette la faccia.
La politica merita chiarezza, Tamajo lo deve ai suoi elettori: è di centro destra? È di Italia Viva? È di Forza Italia? O è semplicemente il leader di Sicilia Futura che si sente forte dei numeri elettorali di cinque anni fa e con quelli vorrebbe indicare la strada agli altri?
Troppi interrogativi e un solo dato di fatto: alla Leopolda Tamajo non c’era.