Le elezioni amministrative palermitane, che si terranno nel maggio 2022, avranno uno strascico anche per le regionali.
I partiti sono tutti in fibrillazione, Gianfranco Miccichè ha messo i primi paletti: niente fughe in avanti per Nello Musumeci, la sua auto incoronazione avvenuta domenica scorsa a Catania è un autogol. Miccichè insiste, c’è necessità di condivisione e ogni passo fatto in avanti è un problema da risolvere.
I forzisti hanno in Sicilia delle percentuali che possono determinare il presidente della Regione, ma c’è una alternativa valida nel centrodestra all’attuale governatore?
Voci insistenti sono quelle che vedrebbero mandare avanti lo stesso fratello di Miccichè, Gaetano, o in alternativa Raffaele Stancanelli, tuttavia non c’è alcuna certezza.
Il presidente dell’ARS stoppa a Palermo anche la candidatura a sindaco di Davide Faraone: “Non può essere il candidato di Forza Italia”, dice.
La coalizione di centrodestra sarà una coalizione unita, affermano i leader delle singole sigle, da Lega a Fratelli d’Italia a Diventerà Bellissima e UDC, nessuna crepa.
Insomma, la parola d’ordine per Miccichè è “insieme”, la colazione deciderà nomi per le comunali di Palermo e per le regionali facendo sintesi senza preclusioni ma nemmeno con candidati scelti altrove.
Intanto il vertice di centrodestra ha visto partecipare 19 uomini e nessuna donna, fa strano come in una visione futura della città non ci sia spazio per una donna.
Dal vertice adesso si passerà al programma attraverso gruppi di lavoro, questa coalizione potrebbe allargarsi anche ad Italia Viva senza però candidature già espresse, contrari ad allargare il campo ai renziani ci sono sia Lega che Fratelli d’Italia.
Intanto la vera novità è che si tornerà a votare per le province, la data è il 22 gennaio 2022, si tratta di consultazioni di “secondo livello” per eleggere i Consigli metropolitani (a Palermo, Catania e Messina), i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali (ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani).
Chiamati al voto saranno i sindaci e i consiglieri comunali in carica, si voterà in un solo giorno, dalle 8 alle 22, mentre le operazioni di scrutinio avranno inizio il giorno successivo dalle 8.
Rossana Titone