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03/12/2021 07:00:00

In Sicilia potrebbero slittare ancora le elezioni per le ex Province

E' diventata una telenovela quella delle elezioni nelle ex Province in Sicilia. Qualche giorno fa il Governo Musumeci aveva fissato le elezioni per il 22 gennaio 2022. Ma non c'è nulla di certo, e avanza sempre più concretamente l'ipotesi di un nuovo rinvio dopo la proposta di legge presentata all'Ars che potrebbe far slittare di un altro anno le elezioni. Si tratta di consultazioni di "secondo livello" per eleggere i consigli delle città metropolitane (a Palermo, Catania e Messina), i presidenti e i Consigli dei Liberi consorzi comunali (ad Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani).

Sulla questione è intervenuto Totò Cuffaro, commissario regionale della nuova Dc, ed ex presidente della Regione: “Facciamo fatica a credere che ancora una volta si voglia rinviare il rinnovo delle ex Province. Per la democrazia Siciliana si tratta di un duro colpo. È chiaro a tutti i cittadini, soprattutto a quelli che vedono le strade prive di manutenzione, le scuole carenti di servizi e prive di sostegno nonché la totale assenza di programmazione per interi territori della nostra Isola, che – dichiara Cuffaro - l’abolizione delle ex province da parte dell’allora governatore Crocetta partorita con grandi aspettative si è rilevata una manovra poco riuscita, visto che i costi non sono diminuiti ed i disservizi sono aumentati”.

“Ci aspettavamo che il Governo attuale rispettasse quello che aveva inserito nel programma e per il quale aveva chiesto il consenso agli elettori, ma così non è stato - aggiunge Cuffaro. Il mio pensiero, essendo uomo libero dalla ricerca di convenienze elettorali, è che con questa mossa si è voluto mantenere il controllo di alcuni enti attraverso i commissari ed evitare che dal voto si potesse scoprire come i deputati di alcune province abbiano effettivamente perso l’affetto del proprio elettorato con la conseguenza che l’elezione di alcuni nuovi amministratori potesse essere scomodo per i piani di chi questo rinvio lo vuole”.