Quattro persone sono state arrestate e 25 risultano indagate in un'operazione congiunta di carabinieri e polizia che ha fatto luce sul traffico di droga tra Palermo e Marsala, indicata dagli spacciatori come "un mercato in crescita", e "pagatori puntuali".
In carcere Fabio Tripoli, 31 anni e Antonino Bartolomeo Scaduto, 26 anni, ritenuti responsabili delle trasferte con le quali si portavano i carichi di cocaina ed eroina a gruppi criminali nel trapanese.
I fratelli Giuseppe e Nicolò Cannata, di 37 e 35 anni sono ritenuti coinvolti nella vendita di stupefacenti attraverso una rete di giovanissimi pusher. Erano già coinvolto in un'altra indagine antimafia. Poi c'era in azione un terzo gruppo a gestione familiare.
I tre gruppi creavano spesso sinergie per rendere più efficace e remunerativa la propria attività, sfruttando lo stesso canale di rifornimento di stupefacenti nel quartiere palermitano dello Sperone.
Sulla A29 andavano e venivano portando a Marsala cocaina ed eroina.
Bartolomeo Antonino Scaduto è figlio di Pietro, arrestato nel 2013 per il duplice omicidio di due affiliati della mafia italo canadese dei Rizzuto. È proprio durante la carcerazione a Trapani si sono consolidati i rapporti con Fabrizio Toscano (deceduto
nel 2019), poi fautore dell’asse tra Bagheria e Marsala.
Marsala per gli spacciatori è una piazza fondamentale: «Qui il cliente è buono, 300 grammi alla settimana... Ma dove lo trovo un altro che si prende tanta roba - diceva uno degli arrestati - A questi li dobbiamo nutrire come i porcellini, gli devi dare da mangiare e quello buono».
Uno dei due referenti a Marsala era un marittimo e quindi spesso rimaneva fuori anche per un mese. C’era allora il tempo per
scegliere le partite di droga, che dovevano essere le migliori: «Parrino, mezza parola... vieni con la macchina buona, se è buona la cosa va avanti e in due giorni hai pagato tutto».
Nelle conversazioni captate durante l’indaginefa capolino il solito frasario in codice, dove la cocaina sono «magliettine bianche, se non sono bianche non se le prendono» e i jeans sono l’eroina. E tutto doveva essere consegnato al "mercatino di Marsala".
I clienti marsalesi pagano, ma vogliono roba di qualità. Un cliente marsalese, intenditore, al telefono si lamenta: «Gioia mia la macchina l’ho vista è bella di fuori, ma non serve a niente. Mi ci sono fatto un giro, ti dico zero».
La cocaina poteva essere «bomba atomica o immondizia», se costava di meno.