E si è consumato lo strappo politico tra il sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, e il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, eletto presidente del Flag trapanese, ruolo che è stato esercitato fino a nuova carica dall’assessora Andreana Patti.
Tranchida parla di una regia occulta che ha voluto che l’asse si spostasse verso Mazara: “Si rileva la presenza di uno “scenografo” di non elevata statura che, raccogliendo talune forme di dissenso e distinguo, ma anche invidie ed astio politico, ha intessuto un asse tra Mazara, Marsala, San Vito Lo Capo e Valderice con la sponda di Federpesca/Confindustria”.
Il sindaco di Trapani commenta così la sua sconfitta alla presidenza del Flag, che si occupa di politiche legate alla pesca ma anche dell’ aspetto commerciale, industriale e turistico.
I ben informati dicono si sia trattata di una mossa studiata e riuscita dall’assessore regionale Toni Scilla, proprio per spostare l’asse sulla sua città e renderlo più forte alle prossime elezioni regionali.
L’organo di sottogoverno si compone, oltre al presidente Quinci, anche di dieci componenti del consiglio d’amministrazione: Oreste Alagna, assessore al Turismo di Marsala, il sindaco di Mazara Quinci, Tranchida e l’assessore del Comune di San Vito Lo Capo Francesca De Luca, Giovanni Basciano in quota Agci-Agrital, Salvatore Braschi per Federcopesca, Francesca Biondo per Ferderpesca e Natale Amoroso per la cooperativa La Tramontana, Giacomo Pappalardo per CO.GE.PA Trapani e Salvatore Ajello per CO.GE.PA Mazara.
Le parole di Tranchida non sono tenere nei confronti degli eletti, come dire, manco il tempo di iniziare che è pronto a fare la guerra: “Si può anche perdere una battaglia ma non certamente intendiamo arrenderci al perseguimento di una rivoluzione politica e culturale, che intanto parte dai Cambia-Menti. Il territorio unito può vincere e alzando lo sguardo anche osare. Di certo non ci interessa più di tanto godere del favore dei vertici politici e imprenditoriali oggi espressi e protagonisti a diverso titolo in questa vicenda”.
Snobba il Flag appena composto e si rivolge direttamente alle comunità con cui intenderà proseguire il lavoro già avviato: “Continueremo dal basso un lavoro di confronto con le varie comunità, gli operatori economici della piccola pesca e delle piccole e medie imprese, svolgendo anche una funzione attenta di vigilanza in seno al governo del Flag volta a tutelare gli interessi della piccola pesca e delle marinerie, senza remora stigmatizzando non auspicabili conflitti d’interesse”.
Insomma, più che un momento di progettazione si è aperta una partita politica che adesso vedrà le prossime mosse per l’elezione del presidente del Consorzio della provincia di Trapani e ovviamente le regionale del 2022.