Tra oggi e domani si inaugura in provincia di Trapani una parte del porto di Castellammare del Golfo, mentre a Trapani il nuovo Trapani Cruise Terminal.
Qualcosa si nuove per i porti del trapanese ma sicuramente non alla stessa velocità, considerando la situazione di stallo totale che vive da tanti anni il porto di Marsala e che, per quello di Mazara, dopo decenni di annunci, nei giorni scorsi è stato assegnato l’appalto per il ripristino dei fondali.
A Castellammare del Golfo, come dicevamo, oggi si inaugura una parte del porto e non l’intero bacino come affermato nella locandina ufficiale. E non mancano per questo le polemiche, da parte di chi fa notare che, dopo venti anni si procede all’inaugurazione di un porto che ancora non c’è. Si tratta, infatti, della fine dei lavori del secondo lotto, ma quello che riguarda il molo principale deve ancora essere appaltato.
Domani, invece a Trapani, sarà inaugurato il nuovo terminal che accoglierà turisti e i viaggiatori. "La sfida per il rilancio dei porti della Sicilia occidentale era stata accolta con comprensibile scetticismo. A Trapani, è tangibile come quella sfida sia oggi realtà. Si vince quando ci si mette in gioco. E noi l’abbiamo fatto. Perché gli impegni presi hanno un valore. Sempre", le parole del presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti.
Inaugurazione e Fondi ZES - All’inaugurazione prevista alle 13.30 ci sarà Nello Musumeci, presidente della Regione Siciliana; Giacomo Tranchida, sindaco di Trapani; Giancarlo Cancellieri, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e, infine, il management di Costa e MSC. Ma a Trapani si punta a portare i fondali del porto a 10/12 metri di profondità. Per questi lavori sono stati già stanziati 67,5 milioni di euro, già messi a bando. Nell’attesa del nuovo progetto per il waterfront di Trapani, lanciato dal concorso d’idee dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale, con la ZES, la Zona Economica Speciale, entrata in vigore attraverso il Decreto Sud, il porto di Trapani beneficerà di 17,8 milioni di euro per migliorare il collegamento tra l’area industriale di Trapani e il porto. L’annuncio nei giorni scorsi da parte dell’assessore regionale alle Attività Produttive Mimmo Turano.
Porto di Marsala - A Marsala, come detto, neanche con l’ultima riunione che si è tenuta in città, alla presenza dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e degli assessori Turano e Scilla, si è riusciti a delineare una strada ben precisa da intraprendere per la realizzazione, ma nonostante la passerella politica, in vista delle elezioni del prossimo anno, una cosa è chiara, la Regione ha messo il Sindaco Grillo con le spalle al muro: ha i soldi per dare l'incarico per la nuova progettazione, si deve attivare senza se e senza ma, se no al Comune potrebbe essere tolto il dossier o potrebbe anche arrivare un commissario ad hoc. Il problema è che un nuovo progetto passerà da una modifica del piano regolatore del porto, e ciò potrebbe comportare altra perdita di tempo. Il comune ha circa 700 mila euro da utilizzare per la progettazione, e a quel punto ci sarebbero i 20 milioni di euro, per fare il primo stralcio: per la messa in sicurezza del prolungamento e del completamento del Molo di Levante. Se si considera che l'intero progetto costa 55 milioni di euro, saremo di fronte a un lavoro incompiuto come il padiglione delle malattie infettive del "Paolo Borsellino".
Porto di Mazara, appaltati i lavori di escavazione - A Mazara è stato, invece, appaltato all’impresa Ares il ripristino dei fondali del porto. Lo scorso 11 novembre il Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nella Regione Siciliana, Maurizio Croce, ha assegnato alla società ARES S.r.l di Gioiosa Marea, provincia di Messina, i lavori di ripristino dei fondali del bacino portuale e del retrostante porto canale. La società Geonautics S.r.l., per conto della società Ares, sta effettuando i rilievi batimetrici con l’impiego della M/B Neptune 1 per la mappatura del fondale del porto. La Ares è la terza impresa chiamata per i effettuare i lavori dopo la rinuncia della ditta vincitrice dell’appalto, la Ecol 2000 di Messina (che aveva svolto dei lavori preliminari) e della Tiozzo F.lli e Nipote srl di Conche Codevigo in provincia di Padova. Il costo dei lavori si aggira attorno al milione di euro. La cifra necessaria per i lavori, ritenuta troppo bassa, ha portato alla decisione della ditta Tiozzo e Nipote a rinunciare all’esecuzione degli stessi.