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13/12/2021 06:00:00

Centristi in cerca di identità in Sicilia

 Alla ricerca di un centro che non c’è, tutti a cercare di creare qualcosa a cui nessuno ha saputo dare nemmeno un nome.


Viene indicato così il centro, che in teoria dovrebbe essere la casa dei moderati, se non fosse altro che i moderati, molti di loro in verità, appartengono già ad un’area, che è quella del centrodestra o del centrosinistra.


E allora a cosa aspirano i maghi del centrismo? Ad uno spazio dove qualcuno dei derelitti della politica possa avere ancora agibilità, il centro in Italia è sempre esistito, i moderati rappresentano l’area principale dell’elettorato del Paese e, cosa che nessuno quasi dice per mera convenienza elettorale, sono già collocati.


Le prove dell’estate scorsa, quel famoso “pacco dei paccheri”, perché di patti non se ne sono stretti, è stata una prova fallimentare.
Aspirare a creare un terzo polo centrista, cosa nobile e giusta, è un esperimento che fallirà tutte le volte in cui quello spazio politico servirà unicamente per creare la collocazione a chi non trova sponda in altri partiti, perché saturi.


Oggi quali partiti rappresentano il centro? Lo è la Dc di Totò Cuffaro, che dovrà misurarsi alle prossime amministrative di Palermo e che non ha mai diviso la sua azione politica da Saverio Romano, illusi quanti pensano che le cose andranno in maniera diversa. Il centro è rappresentato dall’UDC, che in Sicilia governa nell’area di centrodestra e poi ancora Cantiere Popolare e qualche altro cespuglio che si colloca al centro ma che fanno fatica a trovare una sintesi in un’unica sigla.


Il gioco del risiko lo conoscono bene molti politici, non ci stanno ad operazioni che portano la gloria ma non l’elezione.
Ci fu già anni fa una timida operazione firmata Gaetano Quagliarello e Angelino Alfano con la formazione del Nuovo Centrodestra, come finì è sotto gli occhi di tutti, così come è scomparso il Centro Democratico di Bruno Tabacci.

E allora, se davvero c’è tanto bisogno di un centro con una sigla nuova, che raccolga tutti i moderati, perché stenta a formarsi? Intanto perché c’è già un partito dove i moderati sono tanti ed è Forza Italia, e poi perché l’UDC fa la sua parte insieme ad altri partiti di centro, che non vogliono mollare la loro leadership, Dc compresa.


Fin tanto che non ci saranno volti davvero nuovi, che in politica faranno la differenza e queste operazioni verranno condotte da uomini di apparato e palazzo, l’innesto fallirà. Diceva Arnaldo Forlani, vero cultore dell’equilibrio centrista: «Io sono come quel condottiero francese che sta per partire e al quale il figlio dice: stai attento a destra e a sinistra».

 

Rossana Titone