Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/12/2021 08:06:00

Nuovi dati: il 71% dei ricoverati in terapia intensiva è no - vax 

 A dicembre è stato segnalato un aumento pari al 46% tra i ricoverati non vaccinati contro il Covid-19, mentre l’aumento dei vaccinati si è fermato al 19%. “In terapia intensiva il 71% dei pazienti è no-vax. Crescono ancora i pazienti pediatrici”. Questo il tweet attraverso il quale la Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso) ha riassunto l’ultimo bollettino relativo agli ospedali sentinella, in tutto 21 strutture sanitarie e ospedaliere e 4 ospedali pediatrici distribuiti su tutto il territorio italiano.

In particolare, come emerge anche da un comunicato diffuso online, il tasso di crescita più recente dei ricoveri nei reparti Covid è pari al 13,7%, con un incremento anche rispetto alla scorsa settimana quando era stato del 7%. L'aumento complessivo, tra il 7 ed il 28 dicembre, è stato calcolato in un +33%. In terapia intensiva, come detto, i non vaccinati sono il 71% del totale dei pazienti, contro il 29% di vaccinati. Per i non vaccinati si va dai 21 agli 85 anni, per i vaccinati il più giovane ha 35 anni e il più anziano 90. La rilevazione è stata effettuata in data 28 dicembre e riguarda un totale di 1.478 pazienti adulti e 66 pediatrici, sottolinea Fiaso nella nota. Nei reparti ordinari, invece, la presenza di pazienti non vaccinati è pari al 54%. “Permane la differenza di età fra vaccinati e non: i primi hanno in media 70 anni, i secondi 63 anni”, si legge ancora. Differente, inoltre, lo stato di salute tra le due categorie: “il 71% dei vaccinati ricoverati soffre di gravi patologie mentre meno della metà dei pazienti non vaccinati (47%) è affetto da altre malattie”, riportano gli esperti.

La Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, nel report appena pubblicato, produce una serie di dati facendo un focus specifico sulle terapie intensive. In una settimana, spiega Fiaso, “la crescita nei reparti intensivi negli ospedali sentinalla è stata del 18%, più consistente rispetto a quella registrata nei ricoveri ordinari”. Decisamente più significativo, poi, risulta l’aumento di non vaccinati in rianimazione rispetto ai vaccinati (21,6% rispetto a 10%). Attualmente, si legge, “i letti delle terapie intensive continuano a essere occupati prevalentemente da pazienti che non si sono sottoposti alla profilassi vaccinale: i no-vax sono circa il 71% del totale dei pazienti in rianimazione contro il 29% di vaccinati”. Tra i vaccinati in rianimazione l’84% aveva completato il ciclo vaccinale con 2 dosi da oltre 4 mesi e non aveva ancora eseguito, invece, la dose booster raccomandata.

I pazienti pediatrici in aumento
Infine, il report, si è concentrato sui pazienti pediatrici. Nella settimana tra il 21 ed il 28 dicembre sono cresciuti del 46% i pazienti sotto i 18 anni. “Nei 4 ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria dei 21 ospedali sentinella il numero dei bambini ricoverati è passato da 45 a 66 (di cui 2 in terapia intensiva), con un incremento pari al 46%”, conclude la nota. Tra i piccoli ricoverati, poi, il 56% ha tra 0 e 4 anni mentre la restante parte del 44% ha tra 5 e 18 anni. “Nessuno dei minori sopra i 5 anni era stato vaccinato con ciclo completo”, segnala ancora il bollettino.