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08/01/2022 06:00:00

La storia dei Liberi Consorzi Comunali. Dopo 9 anni niente elezioni

Doveva essere una rivoluzione e per l’ex governatore della Regione Siciliana Rosario Crocetta, promotore dell’abolizione delle province, avvenuta nelle sedute dell’ARS del 19 e 20 marzo del 2013, fu una vera vittoria del “modello Sicilia”. A sostenere quel provvedimento anche il M5S e il PD, ma anche UDC, per il quale, dalla Sicilia, prima Regione italiana ad abolire le province venne inviato un bel messaggio all’Italia.

Contrario all’abolizione era invece l’allora Pdl, oggi Forza Italia, per i vertici del partito di Silvio Berlusconi, era un modo per creare situazioni di vuoto giuridico ed amministrativo e conseguente paralisi di servizi importanti e il nascere di costosi contenziosi. Nei fatti l’abolizione si è dimostrata un vero fallimento, visto che mancano i servizi e le manutenzioni negli istituti scolastici superiori o nelle strade. Nel nostro territorio ne abbiamo diversi esempi.

Con la fine delle province, diventa poi una vera farsa, la vicenda che riguarda le elezioni degli organismi dei Liberi Consorzi. Sono tantissimi i rinvii, in primis per natura politico/burocratica, poi si è aggiunta anche la pandemia. Già nello stesso anno dell’abolizione delle province, il 31 dicembre il Parlamento doveva approvare una nuova legge per regolamentare i Liberi Consorzi, prevedendo fin da quel momento l’elezione di secondo livello dei componenti, mia avvenuta fino ad oggi.

A gennaio 2017 il rinvio delle elezioni previste a Febbraio, ma in quell’occasione si farà anche un tentativo per ripristinare l'elezione diretta degli organismi direttivi. All’epoca in commissione Affari istituzionali viene votato l’emendamento che proroga il mandato dei commissari delle ex Province fino al successivo 30 luglio. Saltava dunque, anche la data del 26 febbraio del 2017, prevista da una delibera di giunta, per le elezioni di secondo livello. Per il rinnovo degli organi istituzionali di ex Province e città metropolitane si prevedeva di andare a votare, dunque, il 31 luglio del 2017. Ma all'Ars si è fatta strada una doppia idea: rinviare le elezioni dei Consigli Metropolitani ed eliminare l’elezione di secondo livello. L’ipotesi era quindi quella di restituire ai cittadini il suffragio universale. Il rinvio a fine luglio lasciava il tempo necessario per la riforma della riforma, ovvero il ritorno all’elezione diretta dei vertici delle ex province. Non se ne fece nulla.

A Marzo 2018 all’Ars un emendamento per rinviare ulteriormente le elezioni dei Liberi consorzi comunali e portarli in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre. L’Assemblea Regionale Siciliana aveva approvato la Legge 17/2017 con la quale veniva fissata per una domenica compresa tra il 15 aprile e il 30 giugno la data per l’elezione del Presidente del Libero Consorzio Comunale. La legge prevedeva e continuò a prevedere l’elezione del Presidente a suffragio universale e diretto dai cittadini e che venga eletto a contestualmente all’elezione del Consiglio del Libero Consorzio Comunale.
In campagna elettorale per le regionali, tutti i candidati si erano dichiarati pronti a far ritornare la democrazia all’interno delle ex Province e, quindi, di applicare la Legge Regionale 17/2017, ma anche il quel caso quell’impegno non venne mantenuto e si arrivò ad un nuovo rinvio delle elezioni.

A giugno 2019 il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ferma ancora la ‘macchina elettorale’ in considerazione della legge approvata dall’Assemblea Regionale siciliana che verrà pubblicata sul prossimo numero utile della Gurs e che stabilisce “che il rinnovo degli organi dei liberi Consorzi comunali e delle Città metropolitane avvenga, in sede di prima applicazione, in una domenica compresa tra l’1 aprile ed il 30 aprile 2020, prevedendo, altresì il prolungamento delle gestioni commissariali in atto, fino e non oltre il 30 maggio 2020, annullando le elezioni già indette con il decreto del Presidente della Regione n. 528 del 26 aprile 2019 e quelle già indette per lo svolgimento delle elezioni dei Consigli metropolitani. 

Dopo altri rinvii l’Assemblea regionale siciliana nella seduta del 18 dicembre 2021 ha rinviato ancora una volta le elezioni di secondo livello negli Enti di area vasta, previste per il mese di gennaio del 2022 e spostate in data successiva “non oltre il 31 agosto 2022”.

Contemporaneamente è stata però approvata una norma transitoria che limita i poteri dei Commissari Straordinari dei Liberi Consorzi Comunali che potranno svolgere solo le funzioni dei Presidenti di tali Enti, mentre le funzioni dei Consigli dei Liberi Consorzi verranno svolte da un organo di nuova costituzione rappresentato dalle Assemblee dei Sindaci dei Liberi Consorzi Comunali, con compiti molto importanti in tema di indirizzo politico e di approvazione dei
bilanci dell'Ente.

 Quando ormai siamo a fine mandato del governo guidato da Nello Musumeci, di date, come abbiamo visto, per le elezioni dei Liberi Consorzi ne sono state fissate tante, tutte puntualmente rinviate, il perché di tutto ciò e a chi conviene lo sanno solo loro che governano questa regione.