Altra gaffe a Sala delle Lapidi del consigliere comunale di Marsala, Andrea Marino.
Questa volta non c'entra la poca confidenza con l'italiano (anche se un paio di strafalcioni, ci sono pur sempre stati ...), nè il "sarò breve e circonciso" che ha fatto due settimane fa il giro del web.
Il lapsus non è grammaticale, ma, purtroppo, culturale. E la dice lunga, ancora una volta, sulla classe politica che ci governa.
Intervenendo in consiglio comunale per discutere dell'abolizione dell'istituzione comunale "Marsala Schola", Marino, per annunciare il voto favorevole del suo gruppo, nonostante le riserve, ha utilizzato un'espressione infelice: "Noi non siamo pentiti di turno, non siamo i Buscetta della settimana".
Il riferimento è a Tommaso Buscetta, il primo collaboratore di giustizia che permise a Giovanni Falcone e ai magistrati del pool antimafia di ricostruire per la prima volta nella storia l'organico di Cosa nostra siciliana e di avviare il cosiddetto maxi processo. Senza Buscetta, insomma, la lotta alla mafia sarebbe ancora all'anno zero.
E' anche vero, però, che alcune persone, per ignoranza, utilizzano il termine Buscetta come insulto, quando devono dare del "traditore" a qualcuno. Che tristezza. E lo stesso fa il consigliere Marino, per il quale, a quanto pare, essere un "Buscetta", significa essere un traditore.
E poi si parla sempre di "cultura della legalità" nelle scuole. Forse, alcuni corsi (di storia, cittadinanza, e perchè no anche di italiano ... ) andrebbero fatti anche in consiglio comunale.
Tornando ad argomenti meno seri, e al "breve e circonciso", già che ci siamo, tra le tante reazioni alla simpatica gaffe del consigliere, c'è la reazione dello stesso Andrea Marino, che ha scritto un commento nella pagina Facebook di Tp24 parlando di "lapsud freudiano". Proprio così. E alimentando così il mistero su quella sua frase...
E a chi lo potrebbe criticare Marino dice: “non cercate di condannare nessuno perchè potreste fare lo stesso errore che fecero i romani faendo condannare Gesù Cristo al posto di Barabba”, restando in tema di religione.
Ha scritto alla redazione anche la figlia, che, minaccia la redazione di Tp24, testualmente, di "denuncia per bullismo".
Insomma, come sempre, i politici (e i loro affini) hanno una grande ironia ...