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14/01/2022 12:24:00

"A Marsala abbiamo un ... anti - sindaco"

 "A Marsala abbiamo un anti - sindaco". E' l'amara riflessione dell'imprenditore Massimo Bellina, export manager della Carlo Pellegrino & C Spa, che si è lasciato andare ad una riflessione che è diventata in poche ore virale in città.

"Certo che noi marsalesi di soddisfazioni ce ne prendiamo veramente poche e di queste alcune, quando arrivano, si rivelano alla fine sconfortanti vittorie di Pirro - scrive Bellina con i suoi toni schietti - . Volgendo lo sguardo al recente passato, un po' più di un anno, la soddisfazione più grande per molti è stata quella di eleggere un sindaco che è l'antitesi del sindaco che tutti vorremmo o forse per alcuni quella di godersi la sconfitta di un ex sindaco in alcuni casi criticato solo per sport senza acclarate e dirimenti ragioni. L' antisindaco per eccellenza è per definizione colui che antepone l'interesse personale a quello della comunità con azioni che si concretizzano nella distribuzione di benefit a quanti hanno contribuito alla sua elezione che in soldoni significa assegnazione di inutili cariche di sottogoverno ovviamente retribuite oppure nomina di scudieri che nello specifico si definiscono "portavoce" che fanno fatica a svolgere la propria missione spesso per carenza di materia prima cioè di notizie serie".

Continua Bellina: "L' antisindaco è anche colui che ha poche idee e perlopiù confuse al riguardo di una concreta progettualità che possa generare valore aggiunto per il territorio e le persone che lo vivono e che piuttosto che concentrarsi su questioni inerenti uno sviluppo sostenibile preferisce porsi su un piedistallo e godere dell'adulazione di quanti per mero interesse lo circondano magari nominando giunte -ombra senior e Young che inevitabilmente finiscono a "coda di topo". Il nostro antisindaco è anche un personaggio ingenuo, che si presta alla strumentalizzazione e che approva con enfasi e con lauti finanziamenti eventi che non hanno alcun interesse pratico e nulla lasciano tranne un buco più o meno evidente nella casse cittadine".

Bellina, che conosce il mondo dell'export, ritorna sul famoso evento voluto dal Sindaco Massimo Grillo, gli "Stati General dell'Export", dei quali tanto ci siamo occupati su Tp24: "Pensiamo a distanza di qualche mese, ai famosi Stati generali dell'export che veramente rappresentano un aspetto significativo di come senza una reale cultura un'amministrazione possa farsi prendere per i fondelli da personaggi che quanto a scaltrezza sono forse al di sopra della media ed in grado di sguinzagliare il meglio della politica allo scopo di individuare l'ingenuo per non dire fesso finanziatore di turno. Un evento questo che dal nostro primo cittadino è stato a suo tempo definito addirittura "storico" per la Città e come tale posto alla stessa stregua dello sbarco di Garibaldi o più recentemente del ritrovamento della nave Punica tanto.per rimanere in ambito locale. Appare così e si materializza l'esempio classico di come una intera giunta possa rendersi ridicola e possa mettere nel ridicolo anche la Città offrendo agli imprenditori che si sono succeduti sul palco dell'Impero uno scenario desolante di sedie vuote. L'evento considerato clou del 2021 e impropriamente denominato Stati generali dell'export si è dimostrato in realtà l'apoteosi dell'aria fritta, senza uno straccio di copertura mediatica, nemmeno l'ombra di un trafiletto nei quotidiani nazionali e menche meno in quelli che scrivono di economia. Del resto cosa potevamo aspettarci al di là del locale clamore e delle superenfatizzate strette di mano, se non discorsi scontati per manifesta ovvietà e con contenuti che ogni giorno sono disponibili a tutti tramite giornali o telegiornali. E questo senza volere nulla togliere ai relatori, tutti degni del massimo rispetto che tuttavia non hanno aggiunto una virgola a quanto già ci fosse noto. La conclusione è che per il bene di tutti dobbiamo augurarci che simili improduttive baggianate il cui effetto immediato è quello di gonfiare il portafogli di chi le mette in pista, possano definitivamente scomparire e che amministrazioni come la nostra possano rinsavire e rendersi conto che gli eventi "storici" per Marsala da ora in poi dovranno essere di ben altra natura".