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15/01/2022 06:00:00

La vecchia politica in scena a Marsala con l'arrivo di Musumeci

L’arrivo di Nello Musumeci a Marsala, che si legge come un incontro istituzionale per fare il focus su alcune questioni come il porto, il padiglione di malattie infettive e il rilancio dell’aeroporto di Trapani-Birgi, appare invece come l’ennesima occasione sprecata dalla politica per mostrarsi in maniera diversa.


Un incontro chiuso tra gli assessori della giunta marsalese, il presidente del consiglio, i deputati marsalesi,  ma presente era anche il no vax Sergio Tancredi, mazarese, uno dei lealisti del presidente -  e dunque meglio stargli appiccicato - e poi ancora una rappresentanza dei sindaci del Belice.

In uno stile vecchio, che trasuda solo apparenza e mai fattività, si consuma l’ennesimo scempio: l’incontro avviene all’interno del palazzo comunale, la politica con la politica, niente stampa, se non quella amica, ai cittadini poi si farà sapere quello che si vorrà.

Sarebbe stato più trasparente, elegante, opportuno, che l’incontro si tenesse a Palazzo VII Aprile dove poi si sarebbe potuto prevedere una diretta streaming.

Invece no, si segna ancora di più la distanza tra i cittadini e il potere, peccato che quel potere è a scadenza e che saranno proprio i cittadini a stabilirlo. 

 

Tra una riunione e una stretta di mano, tra un sorriso compiacente e una bella parola c’è qualcuno che non ascolta la città: il sindaco Grillo non gode più di molta simpatia da parte dei cittadini, che poi si traduce in non consenso.

Il presidente della Regione è arrivato qui per dire che ci sono tre o quattro dossier aperti che riguardano Marsala, tra cui il porto e la realizzazione del padiglione delle malattie infettive ma non c’è più una tempistica. E poi ha aggiunto che ci sarà un momento successivo, con ulteriore incontro, per fare non cronoprogramma. E quindi questo incontro a cosa è servito? Certamente a distrarre la città intera dai veri e reali problemi, mai affrontati dal sindaco Grillo, che riguardano la sanità ospedaliera, perché basterebbe davvero ascoltare i cittadini per comprendere la disperazione dell’utenza e di chi ha bisogno di correre alle cure del Paolo Borsellino. Quindi si è vaneggiato. Ancora una volta sulla pelle di una comunità, si è parlato del nulla. Perché sul padiglione si sono presi troppi impegni e tutti finora sono stati disattesi, crederci ancora è come credere a Babbo Natale.


L’aria è cambiata a Marsala, spira il vento di una vecchia politica
, quella fatta unicamente di compiacenza e mai di decisioni, quella che cerca di accontentare tutti ma scontenta ogni ambiente. Una politica così andata negli anni che, francamente, si fa pure fatica a catalogare e decisamente non è quella Dc a cui l’Italia era abituata. Qui siamo ben oltre, siamo alla demagogia pura. 

Rossana Titone