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20/01/2022 07:17:00

Insultare non è gratis: a giudizio Corrao e altri nove attivisti grillini. Ecco perché 

Per la prima volta un gruppo di attivisti e un eurodeputato saranno chiamati in tribunale a rispondere della "shitstorm", come si chiama tecnicamente, scatenata ai danni di Tp24 e della nostra redazione. 

L’eurodeputato del M5S Ignazio Corrao e altre nove persone, attivisti o simpatizzanti del movimento pentastellato, sono stati citati direttamente a giudizio dalla Procura di Marsala (pm Giuliana Rana) per diffamazione in danno del direttore responsabile e di una collaboratrice delle testate giornalistiche Rmc101 e “Tp24.it”, rispettivamente Giacomo Di Girolamo e Rossana Titone.

La prima udienza del processo, davanti al giudice unico del Tribunale di Marsala, è stata fissata per il prossimo 14 aprile. A nove indagati, tra i quali Ignazio Corrao, 38 anni, di Alcamo, si contestano frasi ritenute offensive pubblicate su facebook nel febbraio 2018 relative ad affermazioni ironiche pronunciate dai due giornalisti sulla testimone di giustizia Piera Aiello, all’epoca candidata alla Camera dei deputati (poi eletta) nel collegio di Marsala durante una trasmissione di “Rmc101”, radio-tv dello stesso gruppo editoriale di Tp24.it, mentre ad un altro, Franco Rapisarda, 61 anni, di Marsala, attivista del M5S, altre frasi, sempre su Fb, relative ad articoli pubblicati sulla testata on-line sempre su vicende del movimento grillino.

Nel primo gruppo, gli indagati, oltre all’eurodeputato alcamese, figurano i nomi di Lisa Faraci, 44 anni, di Caltanissetta, Fabio Diego Ferrara, di 41, di Castelvetrano, Tatiana Pergolini, di 50, di Roma, Vincenzo Antonio Pandico, di 58 anni, di Liveri (Na), Tiziana Maniscalco, di 45, di Marsala, Laura Daccò, di 56, di Casate (Mi), Tonino Landini, di 60, di Senigallia (An), e Clara Giovannini, di 67, nata a Roma e residente a Sondrio.

A Corrao, in particolare, si contestano le frasi “un esempio squallido di giornalismo locale… con che tipo di fango si deve avere a che fare”, definendo, inoltre, i due giornalisti “sciacalli”. Giudizi accompagnati da un video con i volti dei due giornalisti. Offensive e volgari (“merde”, “bastardi”, “coglioni”, etc.) le frasi pubblicate da diversi altri imputati.

 “Devono capire che insultare non è gratis” commenta Giacomo Di Girolamo, direttore responsabile di RMC101 e Tp24.it. Il procedimento penale è scattato a seguito di querela, con l’assistenza dell’avvocato Valerio Vartolo.

Rossana Titone