Sono passati quasi due anni da quando il nostro Paese è entrato pienamente, causa la pandemia da COVID-19, in un curva ulteriormente decrescente dal punto di vista economico-fiscale, derivante dalla conseguente crisi che ha fortemente intaccato il mondo del lavoro. Pertanto nel suo piano di rilancio del Paese il Governo nazionale ha previsto degli incentivi per diverse categorie di lavoratori e, in particolare per quando riguarda il settore agricolo.
Ad illustrare alcune delle misure a favore del comparto agricolo è il prof. Francesco Adamo, responsabile FedAgricoltura Mazara del Vallo, a seguito di un tavolo tecnico con il dott. Gaspare Ingargiola, presidente provinciale di CIFA Trapani. “Con la recente Legge di Bilancio il Governo Draghi, ha previsto – spiega Adamo- incentivi economici da destinare al settore agricolo mettendo in campo una dote finanziaria del valore di circa due miliardi di euro. Non si tratta di fondi destinati solo ai rischi catastrofali agricoli, ma anche di agevolazioni sia tributarie che fiscali. Inoltre, maggior attenzione è stata destinata nei confronti dell’imprenditoria femminile.
Tra i principali incentivi presenti nella Legge n. 234/2021 vi sono: l’abolizione dell’IRAP nel settore agricolo, la dispensa dall’IRPEF per i redditi agrari e dominicali certificati dagli Imprenditori Agricoli Professionali (AIP) e dai coltivatori diretti, e lo slittamento delle cartelle di pagamento da 60 giorni a 180 giorni dalla notifica. In questo modo, le aziende agricole che ricevono le cartelle di pagamento entro la data del 31 marzo 2022 possono avvalersi di un pagamento prolungato sfruttando più giorni, ed è ammesso il pagamento rateale a seconda delle diverse condizioni, tra cui la presenza della comprovata difficoltà economica temporanea, ma riferita a un importo non più alto di 60.000 euro”.
Il responsabile locale di FedAgricoltura sottolinea: “numerosi sono anche gli incentivi per rafforzare l’imprenditoria agricola. In particolare, notevoli iniziative sono state introdotte per gli under 40 che possono ottenere una decontribuzione nella misura del 100%. Un beneficio riconosciuto dagli Imprenditori Agricoli Professionali (AIP) e dai coltivatori diretti che avviano un’attività agricola, registrandosi alla previdenza agricola entro la data del 31 dicembre 2022. Per quanto riguarda le aziende agricole già attive, La nuova Legge di Bilancio prevede delle misure dirette rafforzare il ricambio generazionale, ma soprattutto, come già citato, per garantire un adeguato impulso per rilanciare e sostenere l’imprenditoria femminile”.
“Infine –conclude Adamo- per quanto riguarda le assunzioni, un altro importante passo è stato compiuto grazie al Decreto flussi 2021, varato lo scorso 21 dicembre e riguarda anche i lavoratori del comparto agricolo. Le domande potranno essere presentate dal 27 gennaio 2022 per i lavoratori non stagionali e dal 1° febbraio 2022 per i lavoratori stagionali”.