Acque molto agitate nella giunta del sindaco Massimo Grillo, il rimpasto potrebbe avvenire prima di quanto si immagini. Le riunioni di maggioranza che finora si sono tenute sono valse a poco, il sindaco ha sempre in mente di sostituire Michele Gandolfo ma preferirebbe che a dimettersi fosse lui, eviterebbe così le critiche.
Altra manovra è quella che vedrebbe l’assessora Antonella Coppola prendere le distanze dal consigliere Flavio Coppola e dal gruppo che l’ha indicata in giunta, rimarrebbe come tecnica e quindi legata unicamente al sindaco Grillo. Operazione che avrebbe il suo perché, viste le incursioni di opposizione dello stesso consigliere Coppola.
Umori neri in giunta, qualcosa non funziona all’interno della maggioranza che potrebbe subire ulteriori scissioni e scossoni proprio per il caso Gandolfo. Grillo ha cercato certezze da parte della coalizione durante la campagna elettorale e adesso rivendica pieni poteri, che i posti vengano lasciati liberi, utilizzati come caselle, per posizionare altri assessori, possibilmente meno critici e più allineati al potere del Primo Cittadino.
E’ un braccio di ferro, Gandolfo non si dimetterà e a quel punto a revocarlo dovrebbe essere proprio Grillo, dopo avere chiesto al Movimento VIA di appoggiarlo a sindaco, che con le tre liste a sostegno hanno consegnato oltre 8 mila voti consentendo a Grillo di entrare a quartiere spagnolo.
Anche in consiglio comunale gli equilibri sono molto instabili e precari, le acque sembrano chete ma in fondo ci sono forti correnti.
Dopo un anno e mezzo il sindaco ha perso gran parte del suo sostegno politico, tra i cittadini poi l’appeal è scarso. In città è cambiato poco o nulla.
C’è un’altra questione adesso a cui non si è in grado di poter dare una adeguata risposta, si tratta della raccolta dei rifiuti dei soggetti positivi al covid, questa tipologia di rifiuti viene indicata come a rischio infettivo, pertanto seguono un percorso ben preciso dalla loro raccolta fino allo smaltimento con termodistruzione. Il compito è dell'Asp, ma la Regione ha derogato, chiedendo ai Comuni di affidare il servizio ad aziende esterne.
Ebbene, il sindaco aveva pensato bene, delibera non votata dal consiglio comunale, di affidare il servizio all'ex Energetika Ambiente. La domanda è: l'azienda ha i requisiti per poter effettuare questo tipo di raccolta? Se lo chiedono molti consiglieri, aprendo così un altro fronte nella già traballante maggioranza.
Ma si può procedere sempre con affidamento diretto senza fare alcun bando?
Rossana Titone