Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
03/02/2022 06:00:00

I fondi del PNRR per la sanità, ecco come saranno utilizzati in provincia di Trapani

I fondi del PNRR potrebbero cambiare il volto della sanità siciliana, la programmazione interesserà l’assistenza sanitaria territoriale, verranno create nuove strutture dalle Case di Comunità agli Ospedali di Comunità e anche nuove Centrali Operative Territoriali (COT).


Lo stanziamento è pari a 796 milioni di euro e sono suddivisi così: 16,7 milioni per la realizzazione di 49 COT, 217 milioni per la realizzazione di 146 Case della Comunità, 93,4 milioni per la realizzazione di 39 Ospedali della Comunità.
Entro il 28 febbraio l’assessorato alla Salute, diretto da Ruggero Razza, dovrà trasmettere al Ministero di competenza i Piani Operativi Regionali con il dettaglio delle schede di intervento.


 Le proposte dell’assessorato, che sono state oggetto di una discussione in commissione sanità, che non è andata in streaming, prevedono 39 Ospedali di Comunità  realizzati 3 in provincia di Trapani, 3 nella provincia di Agrigento, 2 Caltanissetta, 9 Catania, 1 Enna, 5 Messina, 10 Palermo, 3 Ragusa, 3 Siracusa.
Le 150 Case di Comunità, invece, saranno realizzate 13 in provincia di Trapani, 16 nella provincia di Agrigento, 8 Caltanissetta, 32 Catania, 5 Enna, 18 Messina, 37 Palermo, 9 Ragusa, 12 Siracusa, per i  49 COT la ripartizione per le province prevede la realizzazione 3 per la provincia di Trapani, 4 nella provincia di Agrigento, 3 Caltanissetta, 11 Catania, 2 Enna, 6 Messina, 12 Palermo, 3 Ragusa, 4 Siracusa.


A Marsala dovrebbe realizzarsi una Casa di Comunità presso il Distretto socio sanitario e poi un’altra casa dovrebbe essere realizzata ex novo in un terreno al momento non indicato, a Petrosino presso il Poliambulatorio , a Salemi presso il presidio ospedaliero, a Trapani presso l’ex Cassa mutua Coldiretti, a Mazara presso il Distretto sanitario e così pure a Erice, Castelvetrano e Pantelleria, ad Alcamo presso il presidio ospedaliero, a Partanna presso il Poliambulatorio così anche per Paceco e Castellammare del Golfo.


Apprezzamento per il lavoro fin qui condotto e per i segnali di apertura di Razza ha espresso Daniela Ternullo, deputata di Forza Italia: “Ho apprezzato le parole dell’Assessore Razza, il quale ha ribadito che lavorerà per garantire la rifunzionalizzazione delle strutture territoriali già esistenti e che sono ai margini. Alla mia domanda su chi si occuperà di cosa è stato categorico: c'è una cabina di regia interna al dipartimento salute che però è ancora a livello embrionale perché ferma alla fase istruttoria”.

“Ho strappato due promesse – continua la Parlamentare. La prima è che finalmente, anche Lampedusa avrà il suo ospedale. Era una richiesta che ho formulato per tramite del segretario di Forza Italia a Lampedusa. Mi è stato garantito da Razza che esiste uno studio di fattibilità e fondi ben precisi – che non sono del PNRR. È stato individuato anche il luogo in cui sorgerà. La seconda promessa e che le branche mediche più penalizzate dall’avvento del Covid torneranno a essere protagoniste con azioni mirate”.


I componenti del Pd della commissione sanità all’ARS, Giuseppe Lupo, Antonello Cracolici e Giuseppe Arancio, pongono l’accento sulla straordinaria opportunità di questi fondi per la Sicilia: “Il loro utilizzo deve essere programmato in modo partecipato e condiviso con le comunità locali e le parti sociali: per questo abbiamo chiesto all’assessore Razza di coinvolgere tutti i soggetti che a vario titolo ne sono interessati. Nel corso della riunione l’assessore Razza ha dichiarato che quello inviato al Ministero è un atto di ricognizione e non un atto di programmazione. Abbiamo dunque chiesto che, oltre ai direttori delle Aziende sanitarie provinciali che hanno già predisposto le loro proposte, in vista della stesura finale del documento siano ascoltati anche i sindaci, l’ordine dei medici e le parti sociali”.