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11/02/2022 06:00:00

Grillo cambia tutto per non cambiare quasi nulla. Ma perde pezzi di maggioranza 

 C’è crisi politica ovunque, lo dice il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, che ieri ha deciso di azzerare la giunta, come se la crisi fosse una cascata.

Dopo le dimissioni spontanee dell’assessora Antonella Coppola, che ha lasciato in polemica con il consigliere Flavio Coppola, seppure non lo abbia mai citato, Grillo commenta parlando di  “una lezione politica che l’assessora ha dato a tutti”. Coppola ha evidenziato che è mancata la leale collaborazione con il gruppo che l’ha indicata, il sindaco sostiene che dalle sue dimissioni si possa fare chiarezza e ha azzerato la giunta procedendo con le nuove nomine. In giunta siederanno: Paolo Ruggieri, Arturo Galfano, Giuseppe D’Alessandro, c’è la new entry Valentina Peraino, non c’è più Michele Gandolfo, riconfermato anche Oreste Alagna e Michele Milazzo.

Il rallentamento dei lavori, dice il Primo Cittadino, erano dovuti allo scollamento della politica con gli assessori e adesso riprende con vigore l’azione amministrativa.

 

 

 

Non si comprende bene se Grillo quando pronuncia queste parole ci crede davvero o è una forma di retorica che non fa bene a nessuno Perché Ruggieri, Alagna, Milazzo, D’Alessandro, Galfano erano già presenti in giunta fino al giorno prima, non è che si è capaci a giorni alterni: o lo si è oppure no. Avrebbe fatto prima a dire con grande lealtà, anziché macchiarsi di un politichese a cui è avvezzo e che non produce sostanza, che andavano mandati via Coppola per gli attriti con il consigliere Flavio Coppola e Michele Gandolfo, che tanto si è opposto con forza la progetto di privatizzazione dei trasporti.

Manca la nomina di un settimo assessore, che verrà individuato in seguito, potrebbe anche attingere a figure esterne a Marsala, del resto si è consumato qualche giorno fa un incontro a Trapani tra Grillo, Cristian Emmola e Gianfranco Palermo, nome legato alla funivia di Erice, e questi incontri non accadono mai per caso e nemmeno per dirsi quanto è buono il caffè.

Tra gli attuali assessori al momento nominati non c’è una ripartizione delle deleghe e pare che proprio Ruggieri non sarà più vice sindaco. Un declassamento dopo il modo in cui si è arenata la vicenda del porto, con Musumeci che ha davanti a tutt, con eleganza,  sollevato Ruggieri - assessore alle grandi opere - dalla gestione della progettazione del porto, avocandola di nuovo, nei fatti, alla Regione.

Duro l’attacco di Flavio Coppola, composto e serio ma lapidario: il sindaco non risponde alle interrogazioni mandate via pec, non invita i consiglieri agli incontri istituzionali e non dimentica di ricordare pubblicamente i messaggi arrivati per gli auguri di Natale in cui il sindaco accusa qualche consigliere di strumentalizzare i deboli per ragioni personali.

Il vero problema è che Grillo pensa di agire in maniera sconnessa dal consiglio comunale, del resto lo dimostra l’incontro con i sindacati in cui si è parlato di Dup e di Bilancio, entrambi gli strumenti al momento sconosciuti all’assise cittadina. Coppola si sfila dalla maggioranza: voterà secondo l’opportunità degli atti.

Di livello politico basso ha parlato Rino Passalacqua: “L’amministrazione scarica le colpe prima sul sindaco precedente e poi sulla giunta che ha tacciato di negligenza. Alla città gliene frega niente della sua mancata lungimiranza? Ha mai pensato che sia lei che non sia capace?” E poi ancora: “Io le direi di fare scuola anche normale”.

Gli assessori riconfermati però non vanno tutti bene alla consigliere Rosanna Genna, che si rivolge nello specifico ad Oreste Alagna: non si sa cosa sta facendo.

Non lascia alcun dubbio il Movimento VIA, in aula il consigliere Ivan Gerardi ha specificato, parlando a nome di tutto il gruppo: disapprova l’azione messa in campo dal sindaco: “Esprimiamo solidarietà a Michele Gandolfo perchè ha lavorato e ha rispettato l’impegno politico con il Movimento. Mi rammarica venire in Aula e constatare la presenza di Arturo Galfano e di Giuseppe D’Alessandro senza un confronto all’interno di VIA”.

Il Movimento disconosce i due assessori, ne prendono le distanze: “Hanno prestato giuramento senza condividere con il Movimento, che disconosce questi assessori”.

Le cose per Grillo si mettono molto male, il Movimento VIA è pronto a lasciare la maggioranza, i due assessori non sono stati designati dal Movimento, che a questo punto potrebbero essere solo in quota “tecnici”. Il potere, si sa, logora chi non ce l’ha o chi potrebbe perderlo e sia Galfano che D’Alessandro hanno deciso di rientrare in giunta senza passare dal Movimento che li ha designati. Se VIA con i suoi consiglieri dovesse passare all’opposizione per questa amministrazione si metterà molto male.

A prendere parola poi l’assessore Arturo Galfano: “In consiglio comunale non esiste il Movimento VIA, io resto in giunta per il bene della città”. Se le riunioni tenute in passato fossero state registrate i due assessori ex VIA avrebbero pronunciato parole diverse.

Ancora più impacciato D’Alessandro, non ricorda nemmeno i nomi delle liste. Meglio perdere un partito, del resto, che la poltrona. Lo hanno capito anche i piccioni di Piazza Loggia.

Rossana Titone