Il sindaco Massimo Grillo avrebbe voluto raccontare alla città la favola allegorica secondo cui solo con la sostituzione di due assessori, Michele Gandolfo e Antonella Coppola, dopo che li ha sfiduciati tutti quanti tacciandoli di inoperatività, può rilanciare la macchina amministrativa.
Il Primo Cittadino, iper criticato dai cittadini (è evidente che nessuno dei suoi addetti alla comunicazione legge i social) in una cosa è molto bravo: riesce a mettere contro gli assessori con i partiti di riferimento, li fa litigare, poi gli assessori restano scoperti e dopo qualche mese sostituiti. Ed è quello che accadrà, magari dopo Pasqua, con i due assessori, senza delega ancora, Artato Galfano e Giuseppe D’Alessandro.
I due, pur di rimanere sulla poltrona giurando lealtà alla città, sono in quota tecnici, ma questo dovrebbe dirlo il sindaco, non hanno copertura politica alcuna, non sono indicati da nessun gruppo, hanno farfugliato in consiglio qualcosa di talmente imbarazzante che non era nemmeno fraintendibile: attaccamento al potere. D’Alessandro, poi, la prima vera sberla morale l’ha ricevuta ieri, quando i Servizi Sociali sono stati assegnati alla nuova assessora, Valentina Piraino, intendendo che quello che finora aveva messo in campo D’Alessandro non andava bene, se fosse il contrario non sarebbe stato sostituito.
Durante il consiglio comunale di giovedì scorso sia Galfano che D’Alessandro hanno detto che della loro rinomina non dovevano dare conto a nessuno, che il Movimento VIA non era formalmente presente in consiglio, creando di fatto una frattura anche con il coordinatore cittadino Ignazio Chianetta. I tre gruppi consiliari, che si erano federati con VIA, non solo ne prendono le distanze ma addirittura si sganciano di fatto dai due assessori creando i gruppi consiliari Movimento Via per Marsala con Antonio Vinci capogruppo e Andrea Marino, Movimento Via - Generazione Futura con capogruppo Michele Accardi e vice Ivan Gerardi, Movimento Via-Mna Massimo Fernandez capogruppo e Giancarlo Bonomo vice.
Tutti e tre i gruppi consiliari tengono a precisare che non hanno alcun rappresentante in giunta, che a questo punto diventa sempre più una giunta sganciata dai partiti ma costruita come un abito su misura per il sindaco Grillo.