Mentre in tutta Italia si stanno facendo le corse per presentare progetti e ottenere i fondi del Pnrr, in Sicilia è un treno che passa senza fermarsi.
Ecco che l'ultima opportunità persa è il progetto Maas, "Mobility as a service", che mira a rivoluzionare il trasporto pubblico. Ma i progetti presentati dalle principali città siciliane, Palermo e Catania, vanno malissimo. Catania è penultima, Palermo quartultima. I due progetti non raggiungono la sufficienza, e si perde la speranza che possano essere finanziati.
Il Maas è destinato alle tredici città metropolitane, con un 40 per cento delle risorse assegnate al Sud, e punta a mettere in rete e combinare tramite una piattaforma digitale - il più delle volte un'app - tutte le possibili forme di trasporto pubblico, da car e bike sharing ad autobus e tram, dai monopattini comunali a taxi o auto a noleggio.
Una vera e propria rivoluzione. Ma né Palermo né Catania ha presentato progetti convincenti. Eppure il gruzzolo che poteva arrivare era importante. Napoli, per esempio, prima in classifica, ottiene 2,5 milioni per creare la piattaforma digitale più 800 mila euro per l'ammodernamento tecnologico delle aziende di trasporto.
Milano, ottiene 7 milioni di euro per soluzioni innovative di trasporto locale, come metro senza conducente o robo-taxi, nel secondo capitolo del
progetto “Libing Lab”.
Anche questa volta, insomma, le grandi città siciliane sono state bocciate, e restano indietro, come tutta l'Isola, nella corsa all'innovazione e all'utilizzo delle risorse europee.