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23/02/2022 06:00:00

Acqua inquinata a Marsala: non ci sono le analisi complete e qual è la causa degli alti valori dei nitrati?

A Marsala continua l’emergenza acqua. I cittadini non possono utilizzarla a causa degli elevati valori dei nitrati che dallo scorso mese di gennaio sono oltre il limite consentito di 50 mg/l in tutti i pozzi di approvvigionamento del territorio cittadino.

Tutto ciò sta causando, disagi sia per le famiglie che per le attività commerciali, già messe alle strette da due anni di pandemia, tra lockdown e restrizioni anti-Covid e questo causa preoccupazione, stress e danni economici.

Dalla diretta facebook del sindaco di Marsala, Massimo Grillo e dell’assessore Giuseppe D’Alessandro, non si è saputo molto di più rispetto all’annuncio della settimana scorsa. Sì, sono stati comunicati i valori dei nitrati di gennaio, con un picco massimo di 124 mg/l e di febbraio con 100 mg/l, ma perché non comunicare i valori dei singoli pozzi? E perché non comunicare i risultati completi delle analisi, anche per capire se ci sono solo nitrati come elementi inquinanti o altri che potrebbero essere nitriti, ammoniaca, o residui di prodotti fitosanitari.

Altra cosa che sembra essere stata presa sotto gamba, è la causa che ha provocato l’aumento dei nitrati nell’acqua, perché sarebbe importante per prendere le opportune contromisure. Le cause generalmente possono essere di diversa natura e riguardano: l’uso di pesticidi e fertilizzanti, ma anche il fatto che una pioggia abbondante potrebbe aver fatto assorbire pesticidi nella falda acquifera. Altro motivo, potrebbe essere la riduzione del livello della falda che si sta abbassando sempre di più, senza dimenticare gli sversamenti illegali dei rifiuti nelle campagne marsalesi.

Come detto, individuare l’esatto motivo che ha scatenato l’inquinamento dell’acqua, con questa elevata presenza di nitrati,  potrebbe risultare rilevante per trovare la soluzione al problema. Altro quesito, a cui l'amministrazione comunale  dovrebbe dare risposta, riguarda, invece, i depuratori. La città ne ha o ha solo quelli per le acque nere? E se ci sono, come sono collegati con tutte le abitazioni delle tante contrade marsalesi?

La presenza dei nitrati nell'acqua e nei cibi - Ma la vicenda dell’acqua inquinata a Marsala, ci porta anche a fare una considerazione più in generale sul problema nitrati, che essendo presenti in molti cibi, hanno limiti di tollerabilità per il corpo umano diversi. Se per l’acqua degli acquedotti o minerale questo limite è fissato in 50 mg/l, per altri alimenti, come ad esempio la carne o le verdure il livello di nitrati per kg è più elevato, ma in quel caso non provoca tossicità. Per le verdure, specie, quelle a foglia verde c’è una tabella relativa al contenuto dei nitrati che li sintetizza così: Rucola, Sedano, Valerianella, Ravanello, Spinacio, Lattughe, Bietola contengono più di 2500 Nitrati mg/kg; Cicoria, Finocchio, Prezzemolo, Scarola, Indivia da 1000 a 2500; Cavoli, Cime di rapa, Radicchio da 500 a 1000; Carciofo, Patata, Cavolfiore, Ortaggi da frutto e Carote uguale o inferiori a 500. I nitrati che, lo ricordiamo, sono dei composti organici costituiti da azoto e ossigeno, a livello industriale, possono essere utilizzati per conservare il colore rosso della carne, per evitare che alcuni alimenti vengano intaccati dal botulino e così via. In realtà, una volta ingeriti, i nitrati, vengono convertiti in ammoniaca dal nostro corpo e smaltiti. Di per sé, quindi, non sono temibili e non devono essere demonizzati così come avviene per molte altre sostanze. Tuttavia, possono essere pericolosi se convertiti in nitrosammine, ovvero composti cancerogeni che possono potenzialmente aumentare l’insorgenza di tumori gastrici e all’esofago.