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24/02/2022 06:00:00

Acqua a Marsala, Giacomo Dugo: "Dire che ci sono i nitrati alti è solo inutile allarmismo"

I marsalesi attendono i nuovi ed ulteriori esami di controllo dell'acqua che martedì - secondo quanto comunicato dal Sindaco Massimo Grillo -, avrebbe fatto l'Asp di Trapani.

Sull'emergenza acqua, inquinata da alti valori di nitrati, registrati prima lo scorso mese di gennaio e poi a febbraio abbiamo sentito Giacomo Dugo, professore emerito di Chimica degli Alimenti, e già ex assessore del Comune di Marsala, che è molto critico su come il sindaco Grillo sta gestendo questa emergenza. 

Per Dugo gli alti valori dei nitrati, da soli, non dicono niente, e si allarmano i cittadini inutilmente perché dice, se sono solo nitrati, il problema potrebbe essere causato da una contaminazione da concimi ed è risolvibile con diversi sistemi validi per abbatterli e, tra l'altro, piuttosto velocemente. Dugo aggiunge che è necessario avere altre informazioni, in particolare sulla presenza o meno  di sostanze organiche, nitriti, batteri, di modo tale da poter intervenire in maniera diversa. 

"Ci si ragiona sulle cose, non si allarmano i cittadini - afferma Dugo -. Prima di allarmare bisogna consultare qualche esperto, porre dei rimedi e si vede se possono essere immediati. I problemi si prevengono, l'amministrazione doveva occuparsi di leggere le analisi che il laboratorio pubblico fa periodicamente, non so se ogni settimana o mensilmente, e avrebbero visto che iniziava ad esserci un pericolo di inquinamento. Secondo me per gli errori che ha fatto il sindaco chiederei: perché non avete controllato per tempo le analisi? Perché ci dite nitrati e non ci dite tutto quello che c'è? E se ci sono solo nitrati, il problema è risolvibile come lo è, anche se ci sono altre cose, perché le acque vengono potabilizzate, viene aggiunta una certa quantità di cloro per distruggere i batteri. Una amministrazione deve prevenire, controllare e non allarmare, perché i nitrati soltanto non allarmano".  Qui la video intervista completa a Giacomo Dugo:

E riguardo alla emergenza acqua a Marsala, abbiamo intervistato il presidente del circolo di Legambiente Marsala Petrosino, Giuseppe Marino, secondo cui sia per la salubrità e la sicurezza dell'acqua, nonché per una migliore razionalizzazione della stessa, bisogna puntare ad un nuovo sistema di gestione informatizzato dell'erogazione. 

Giuseppe Marino, presidente di Legambiente Marsala Petrosino, perché scoppia ora l’emergenza acqua inquinata a Marsala, se già nel 2019, dalle analisi effettuate dall’Arpa tutta la zona della provincia di Trapani si trovava sotto osservazione?

Probabilmente si è iniziato a fare i controlli in maniera più capillare. Sono problemi che ci portiamo dietro da tempo, dovuti a sversamenti vari dei rifiuti nel territorio, nonché, l’utilizzo dei pesticidi che possono essere causa di alti valori dei nitrati nell’acqua, 100 mg/l è il doppio del valore normale. Io ritengo che il problema delle condutture sia un problema che bisogna tenere in forte considerazione, perché se c’è un controllo a monte nell’erogazione dell’acqua, attraverso un sistema di filtraggio e un’attività di controllo informatico della gestione dell’acqua, il sistema a quel punto potrebbe diminuire il rischio della presenza di nitrati elevati.

Non è strano che in tutti i pozzi ci siano valori di nitrati alti? Forse dipende dal fatto che sono cambiati controlli?

Non avendo un quadro chiaro dell’attività di controllo è difficile andare a capire qual è la situazione. E’ comunque alquanto strano che tutti i pozzi in contemporanea mostrano questi livelli così alti di nitrati. Sarebbe il caso, da parte dell’amministrazione di fare chiarezza sulle cause, come si è proceduto ad effettuare questi controlli e quali sono le azioni che si stanno mettendo in atto, quelle a breve termine e quelle a lungo termine. I controlli delle tubazioni è possibile farli con i nuovi mezzi informatici. Sfruttiamo questi fondi che stanno arrivando del PNRR per avere una gestione dell’acqua innovativa. Non è possibile, come risulta, che ci sia ancora il fontaniere che va in giro ad aprire e chiudere le valvole. Ormai i sistemi e le valvole automatizzate dovrebbero permettere una gestione dell’acqua più sicura e razionale, considerando che in alcune zone della città l’acqua arriva ogni due tre giorni e anche questa è una situazione che bisogna tenere in considerazione.

Giuseppe Marino, se fosse sindaco di Marsala cosa farebbe subito?

Bisogna fare un piano totale di gestione del sistema di erogazione delle acque. L’acqua diventa un bene sempre più prezioso e bisogna fare in modo di controllarla e che ci sia quanto minore perdita nelle condotte. Sfruttando la possibilità di avere dei fondi, che possano dare la possibilità di avere una innovazione del sistema idrico, con monitoraggio continuo dell’acqua a valle nel momento in cui viene erogata, e un sistema di controllo e di gestione automatica di distribuzione della stessa, e ciò potrebbe permettere di avere un’acqua più sicura, e distribuita in maniere più razionale.

Riguardo al problema della falda acquifera, interessa tutta la fascia sud della costa della provincia di Trapani: Marsala, Mazara, Campobello. E’ un problema che mai come ora dovrebbe essere affrontato a livello intercomunale. Marsala e Mazara dovrebbero parlarsi e capire come e risolverlo.

Certamente, non è un problema che gravita solo nell’ambito comunale, ma in tutto il comprensorio e una collaborazione tra i vari comuni potrebbe dare luogo a dei progetti che siano quanto più efficaci possibili. Abbiamo la possibilità del PNRR e credo che non possiamo perderla per mancanza di progettualità, sarebbe un crimine.