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09/03/2022 06:00:00

La rottura Guaiana-La Porta. Erice trascina Trapani nello scontro politico

La guerra politica a Trapani tra Giuseppe Guaiana e l’assessore Giuseppe La Porta è appena iniziata, lo scontro in questo momento è tutto a suon di comunicati stampa.

Compromesso il rapporto politico, anche quello umano ha sottolineato Guaiana.


Tutto nasce da Erice, dalle alleanze che riguardano l’appoggio della sindaca uscente, Daniela Toscano, Guaiana è entrato in Fratelli d’Italia e ha scelto la strada dell’opposizione a Tranchida, su Erice dovrebbero appoggiare il candidato sindaco Maurizio Oddo. Qualche giorno fa Tranchida ha predisposto un accordo programmatico che prevede un impegno politico elettorale anche sulla città di Trapani, accordo che è stato sottoscritto proprio da La Porta, scatenando la furia di Guaiana che con un duro documento ha messo fuori il movimento Amo Trapani i consiglieri sottoscrittori.


Una serie di botta e risposte a mezzo social e stampa, nella giornata di ieri il presidente del consiglio di Trapani ha accusato l’assessore La Porta di essere in giunta senza alcuna copertura e anche di essere attaccato alla poltrona, oltre che di essere manovrato da qualcuno: “ Con le sue scelte, il consigliere La Porta, Ex Assessore in carico alla Lista Amo Trapani (e non come millanta del Movimento di cui non è tra i fondatori e non risulta nessuna richiesta di adesione) ha sancito la rottura dei nostri rapporti politici e forse pure umani. Ma non è la prima volta che gli capita.
Questo suo giustificarsi (?) non fa altro che rafforzare in tutti la convinzione che le sue scelte non abbiano nulla di programmatico bensì mirano esclusivamente alla comoda poltrona assessoriale…Rimanga inchiodato all’incarico, diversamente non sarà una gran bella figura la sua e si guardi bene le spalle, perché le pacche che adesso le danno, potrebbero diventare presto metaforiche coltellate da parte delle altre liste che ambiscono legittimamente al suo posto assessoriale, adesso che è senza copertura politica.
Tanto, io sono già da un po’ di tempo uno zombi, un vedovo della politica e sicuramente dimentico qualcos’altro, ma certamente ora sono LIBERO.
Di vero, caro consigliere La Porta, in quel che è scritto nel suo comunicato c’è solo la firma, sua e del consigliere Peralta, che comunque saluto amichevolmente".

Sempre nella giornata di ieri non si è fatta attendere la risposta di La Porta: “Spero che le farneticazioni del mio amico Peppe Guaiana siano il frutto di una crisi di onnipotenza passeggera. Se dovesse cronicizzare allora mi auguro che possa ricorrere all’aiuto di un sanitario, altamente qualificato. Mi riferisco alle esternazioni relative ad incontri con personaggi di rango della politica. In particolare ritengo opportuno precisare che in occasione di un incontro romano Peppe La Porta non lo ha semplicemente accompagnato ma, grazie alla stima di cui gode anche in ambienti extra comunali, ha organizzato un incontro con politici di livello per delineare le linee di un progetto politico che potesse andare aldilà dei confini locali. Ebbene già in quell’occasione Guaiana ha mostrato l’arroganza che sta confermando di caratterizzarlo in questi giorni al cospetto di soggetti abituati a confrontarsi solitamente con i più alti livelli dei partiti. Le espressioni basite dei nostri interlocutori hanno avuto come unico effetto per me il manifestarsi di una acuta forma di gastrite, tanto da avere consumato nei giorni seguenti dosi equine di Gaviscon. Inoltre mi preme precisare che in merito alla mia presunta mancata adesione al movimento Amo Trapani, per come sostenuto da Guaiana, che ignoravo la necessità di dovere presentare domanda in carta bollata. Tra uomini pensavo sarebbe bastato il contributo in termini di consensi, personali e di quanti ho individuato ed inserito nella lista presentata alle scorse elezioni per ritenermi parte integrante di tale formazione politica. Ad maiora”.


A schierarsi dalla parte di Guaiana anche Nino Oddo,
segretario regionale del PSI: “A Trapani , come del resto un po' dappertutto , la classe politica non gode di questi tempi grande di stima, sia per la statura dei personaggi e sia per la condotta assolutamente mercantile in genere tenuta. Su Peppe Guaiana da mesi i dietrologi trapanesi avevano le idee chiare. Faceva finta. Non avrebbe mai rotto con il potente sindaco, non aveva gli attributi per farlo e non avrebbe mai rischiato la poltrona di presidente. In perfetto allineamento con il piccolo ceto politico locale che cerca solo tradizionalmente di posizionarsi al meglio alla corte del potente di turno. Stavolta non e' andata cosi, e a Peppe Guaiana gliene va dato pubblicamente atto. Ha perso truppe, non ha alcuna certezza di puntare sul carro vincente e non ha nemmeno assicurato alcun paracadute regionale, perché probabilmente, almeno al primo turno a Erice, non si schiererà con la destra. Comunque vada chapeau Peppe”.


Lo lascia intendere anche Oddo che il candidato sindaco ad Erice su cui convergeranno sarà quello cel M5S, non sul candidato di centro destra Piero Spina, che nel frattempo ha incassato l’appoggio di Gaetano Armano, quindi Forza Italia: “Sostengo Spina, ha caratteristiche per rilanciare il Comune. Erice con il suo teatro e la sua università può diventare una città viva. La valorizzazione del patrimonio culturale e dell’identità del territorio sono nel programma politico di Piero Spina. È importante sostenerlo, verrò ad Erice durante questa campagna elettorale. Rappresenta uno spaccato della cosiddetta società civile, che si riconosce nei valori della vita, dell’educazione e della cultura.  Ha tutte le caratteristiche per consentire il rilancio e lo sviluppo di Erice". 

Rossana Titone