“E’ un esamificio. Non serve a nulla”.
Bufera a Trapani ed Erice sul polo universitario dopo le parole della sindaca Daniela Toscano.
In diretta tv, in un dibattito con il candidato sindaco Maurizio Oddo, la ricandidata sindaca Daniela Toscano non ha fatto una gran bella figura sull’università di Trapani. “Nel 2017 dicevi che sfornava solo disoccupati”, le chiede il competitor. “Lo ripeto ancora oggi. Così com’è l’università è un esamificio e un postificio. Ci sono corsi di laurea che non servono a nulla, come ingegneria navale”. Ridimensiona anche l’importanza di giurisprudenza, la sindaca Toscano.
Dichiarazioni che hanno scatenato la bufera a Trapani ed Erice contro la Toscano. Maurizio Oddo, tra l’altro, è docente universitario alla Kore di Enna
Sui social diverse dichiarazioni in difesa dell’università. Come quella di Marco Siragusa, avvocato, presidente della Camera penale di Trapani, che fu tra i primi laureati in Giurisprudenza a Trapani. Posta proprio l’articolo di giornale di quella storica giornata.
L’Università della Sicilia Occidentale
Non saranno piaciute, quindi, le dichiarazioni della Toscano ai vertici dell’università. Dichiarazioni che arrivano a pochi giorni dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo sito e sono stati dati alcuni numeri e informazioni sull’attività. E in quell’occasione il presidente del Consorzio Universitario, il prof. Francesco Torre, ha fissato l’obiettivo: l’Università della Sicilia Occidentale. Con 500 posti di lavoro tra indotto e personale, laboratori, innovazione tecnologica, sviluppo di imprese attraverso nuove idee progettuali. E ancora coltivare la curiosità scientifica con l’esplorazione e la ricerca. “C’è la necessità di una alleanza tra il mondo della scuola e dell’università per un programma di intervento comune”, ha detto il presidente del Consorzio Universitario il prof. Francesco Torre. Nonostante sia sempre al centro del dibattito politico l’università di Trapani cerca ogni anno di rialzare la testa. Trapani ha un’università, ma non è percepita come una città universitaria. Quello che manca e di cui si parla da anni è una cittadella Universitaria, in grado di fornire servizi agli studenti.
Alcuni numeri
Sono sei i corsi di studio attivi al momento all’Università trapanese e frequentati, per l’anno accademico in corso, da 483 studenti.
Giurisprudenza magistrale, Consulente giuridico d’Impresa, Scienze del Turismo, Viticoltura ed Enologia, Infermieristica e Ingegneria delle tecnologie per il mare. Questi ultimi due di nuova attivazione. Nell’ultimo anno si sono immatricolati per tutti i corsi di studio 210 studenti. Pochi? Si può fare di più? Fatto sta che gli studenti che frequentano, e che hanno frequentato, l’Università di Trapani ne hanno a cuore le sorti.
La difesa di Alfaomega
Come l’Associazione Universitaria “Alfaomega”, operante al Polo Universitario di Trapani, che ha deciso di esprimere il suo dissenso e quello degli Studenti del Polo, di cui fanno inevitabilmente parte anche i già Laureati, per le recenti dichiarazioni che il Sindaco di Erice, Daniela Toscano.
“Il Polo Universitario di Trapani rappresenta, da anni, un centro di cultura e di studi di importanza fondamentale per l’intera provincia trapanese, condividendo il medesimo prestigio della secolare Università degli Studi di Palermo, di cui costituisce parte integrante.
Seguendo le orme della Sua sede centrale, il Polo di Trapani offre, seppur con una scelta ristretta ma adeguata a un Polo decentrato, la possibilità di intraprendere percorsi di studio di alto livello grazie alla presenza di Docenti altamente qualificati (anch’essi condivisi con la sede di Palermo) e in grado di donare agli Studenti una seria formazione didattica, che vada anche oltre il mero dato teorico, nonché di ingenerare rapporti “umani” esemplari, che solo un Polo ristretto può regalare. La nostra Associazione, poiché operante fra i muri del Polo da ben ventuno anni, ne segue da sempre l’attività, al punto da aver sempre auspicato un suo sviluppo, anche con i tanto osannati corsi che rispondano alle richieste formative del territorio, citati dal Sindaco uscente. Delude, però, dover sottolineare che sono già attivi Corsi di Laurea inerenti al nostro territorio, oltre ai classici indirizzi di Giurisprudenza,
Consulente Giuridico d’Impresa e la più recente Infermieristica, quali Scienze del Turismo e Ingegneria delle tecnologie per il mare. Questi ultimi, peraltro, hanno preso il posto, nel corso degli anni, a Corsi di Laurea quali Biologia e Biologia Marina” scrive l’associazione studentesca.
Alfaomega si dice stupita nel “dover ascoltare che Ingegneria delle tecnologie per il mare “non serva a nulla”, considerata la potenziale formazione di tecnici specializzati in una città come la nostra, che non solo potrebbe giovare di professionisti nati nel suo territorio ma ne aumenterebbe il prestigio, vista la posizione strategica al centro del Mediterraneo, e ne consentirebbe la rifioritura di una storia che annovera un’importante settore di costruzione di navi e imbarcazioni, ormai ridotto a sola riparazione e restaurazione”.
Non va giù neanche il riferimento alla Facoltà di Giurisprudenza: “è un attacco vero e proprio a una delle Facoltà portanti del nostro Paese, reale culla di conoscenza e scienza del diritto che consente di compenetrare ogni aspetto della società”.
Alfaomega difende il Polo: “non ha per nulla la qualità di uno sterile “esamificio”, conferisce Titoli di Laurea a Giovani che, coscienti del sacrificio, studiano con dedizione per incrementare le proprie conoscenze, in modo invidiabile e invidiato da tante altre realtà universitarie. La disoccupazione non la creano i Corsi di Laurea ma le scarse possibilità di impiego che questo territorio offre e che lasciano speranza nei soli concorsi pubblici; non crediamo di stupire, raccontando che la maggior parte di loro hanno trovato una realizzazione lavorativa e una propria indipendenza, spesso, oltre le porte della nostra Sicilia”.
“Come possono i Cittadini credere in una realtà che non è sostenuta dai nostri stessi Rappresentanti politici?
Dovremmo aspettarci, visto quanto affermato, una chiusura dei Corsi di Laurea in Giurisprudenza e in Ingegneria delle tecnologie per il mare? Altri corsi seguiranno il medesimo iter?” si chiede l’associazione studentesca.
“Questo è il nostro Polo e sono i nostri laureati: un centro di eccellenza, che non smetterà mai di aver bisogno di un irrobustimento per mantenere alto il livello, così come i nostri Laureati necessitano, ora e sempre, di ricevere sostegno da Amministrazione e Cittadini.
Senza alcuna riserva lo definiamo il “nostro” Polo Universitario, perché è di coloro che ci hanno creduto; di coloro che hanno investito anni di studio in una realtà piccola ma più che efficiente; di coloro che non avendo le possibilità economiche di volare via, hanno comunque realizzato il sogno della Laurea nella propria città; di coloro che, pur guardando in faccia la realtà, continuano a credere nel proprio territorio, più di quanto questo non faccia con loro”.
Rossana Titone