“Questa è pazza”. Così il trapanese Maurizio Miceli, coordinatore provinciale di Fratelli d' Italia, bollava l'intraprendenza della musicista, Marianna Musotto parlando con Raoul Russo, segretario particolare dell'assessore regionale al Turismo Manlio Messina, nonché coordinatore di Fratelli d'Italia per la provincia di Palermo.
La trombettista di musica classica Marianna Musotto, 36 anni, di Palermo, in arte Marianne Lì, è finita agli arresti domiciliari per tentata corruzione. Provvedimento disposto dal Gip del tribunale del capoluogo siciliano.
Via chat, la musicista indagata, aveva messo sul piatto una mazzetta da 50mila euro per realizzare il suo sogno: suonare a spese della Regione con un tour di concerti “Morricone suona Morricone” nei parchi archeologici dell'Isola. Concerti eseguiti dall' orchestra Sinfonietta di Roma. Cinquantamila euro il “regalo” per Raoul Russo che, però, l'ha denunciata.
“Tramite l'avvocato Maurizio Miceli – racconta Russo ai carabinieri – mi viene sollecitato un contatto con la signora Marianna Musotto”.
Il progetto aveva un costo di 463.100 euro. Il cachet della donna, invece, era di 18mila euro.
Musotto lo boccia, ma la trombettista insiste e gli manda un messaggio tramite Whatsapp: “Ciao Raoul, posso scriverti una cosa assolutamente riservata? Urgentissimo”.
E utilizzando Telegram, Musotto invia un altro messaggio mettendo “a disposizione 50 mila euro. Un plus di regalo per sostenere Fratelli d'Italia in Sicilia”. Poi una precisazione: “Io sono un ambasciatore della cosa. Era un tentativo suggerito da personaggi romani”, sostiene per giustificarsi.
In pratica c'erano due progetti, scrive la donna: uno aveva i costi reali e l'altro costava alla Regione 50mila euro in più. Questo surplus sarebbe ritornato sotto forma di tangente per sostenere l'attività di Fratelli d'Italia.
«I progetti, come Miceli sa, sono due. Uno che costa 50 mila euro in meno e quello che ti ha mandato Lanzillotta (Luigi, maestro dell’orchestra, ndr) che costa 50 mila euro in più dei costi reali. Il gruppo (Roma Sinfonietta, Morricone, Rendine) che ha realizzato questi progetti è di tutti i sostenitori di Fratelli d’Italia, e mette a disposizione 50 mila euro per chiunque vogliate voi. Cioè un plus di regalo. Tu puoi gestire questo plus a tuo piacimento... io sono solo un ambasciatore della cosa».
Musotto scambia diversi messaggi con Miceli, che la donna, con tono confidenziale, chiama “Mauri”. Quest'ultimo, il 13 gennaio del 2021, con un messaggio whatsapp dichiarava all'indagata che si sarebbe adoperato per combinare un incontro tra la musicista e l'assessore, a Palermo o a Catania. “Ehi Marianna – scrive Miceli – sto incasinatissimo, ma vedo di chiamarti a strettissimo giro. Non potrò essere presente, ma vedo a sto punto di combinarti un incontro su Catania se Manlio è disponibile. Altrimenti su Palermo”.”Mauri ti mando il progetto per mail – scrive Musotto – così tu lo giri all'assessore”. Viene anche concordato un incontro, tramite Zoom, con l'assessore.
Ma la musicista è così intraprendente da mandare anche un messaggio direttamente all'assessore che stranito, rispondeva: “ma io ho il suo numero”, allegando la “faccina perplessa”. Nel frattempo, Musotto continua a pressare Miceli, invitandolo anche ad un incontro “de visus”. Incontro che avveniva il 29 marzo.
Del progetto, però, non si fa nulla. Dopo la proposta di tangente, Russo aveva fatto uno screenshot e subito chiarito: «Non voglio saperne nulla, non sono argomenti che sono uso trattare». E poi, agli inquirenti dichiarava di averne «parlato con Maurizio Miceli, questi si dichiarava estraneo ai fatti affermando: “... ma questa è pazza”».
Il 26 aprile 2021, Raoul Russo - definito dalla donna “arancina con i piedi” - la denuncia ai carabinieri. Ora la trombettista è ai domiciliari.
Al vaglio, invece, di investigatori e inquirenti la posizione di altri soggetti, vicini a Marianna Musotto come il suo produttore Paolo Dossena e il “suo mentore e maestro” Sergio Rendine che nel frattempo si è autoaccusato, dicendo, però, che era stato tutto un equivoco.