Era iniziata con grandi aspettative in Sicilia l’avventura della compagnia aerea bulgara, ma di imprenditori siciliani, Tayaranjet, ma la vicenda del vettore, che a Birgi aveva portato con base fissa l’aereo con il brand della Lazio, è finita come una meteora.
Ecco le tappe di questa storia, inziata male e finita peggio, con i passeggeri addirittura lasciati letteralmente a piedi, con voli di rientro annullati appena il giorno prima della partenza e con i rimborsi mai ricevuti a distanza di diversi mesi dall'annullamento.
Primi voli in Sicilia - Nell’estate del 2020, quando siamo in piena pandemia e la situazione è piuttosto drammatica per il turismo, l’annuncio dello sbarco in Sicilia. Dal 1° agosto erano previsti collegamenti dagli aeroporti di Catania, Comiso e Palermo con rotte per Roma e Bologna puntando su flessibilità degli orari e sulla trasparenza ed economicità dei prezzi, a partire da 40 euro. Si inizia con la tratta Comiso Bologna ma dura appena venti giorni ad agosto e c’è lo stop.
Le rotte di continuità a Birgi - A settembre 2020 Tayaranjet partecipa alla gara per le rotte di continuità dall’aeroporto di Birgi oltre che per Comiso. Enac apre le buste e la compagnia bulgara si aggiudica le rotte onerate da Trapani per Ancona, Perugia e Trieste. Sulla compagnia Tayaranjet inizia a trapelare qualche malumore, anche per il fatto che ben cinque suoi piloti cinque, hanno aperto una vertenza contro TayaranJet per il mancato pagamento degli stipendi.
A Birgi l'aereo della Lazio - A metà novembre 2020 a Birgi atterra per la prima volta il Boeing 737/300 Classic della Lazio. Il velivolo completamente personalizzato, con i colori del club del presidente Lotito. Subito dopo la presentazione alla Lazio, l'aereo è partito per Trapani, dove farà base per coprire le nuove tratte sociali da Birgi per Ancona, Perugia e Trieste, dato che non sarà utilizzato esclusivamente dal club celeste.
Partono le tratte onerate e si annunciano i voli per Varsavia e Bucarest - A Dicembre 2020 Dopo un paio di mesi e tanti rinvii per il Covid prima e per mancanza di prenotazioni dopo, c'è l'ok per l'inizio delle rotte di continuità dall'aeroporto di Birgi. Il 18 dicembre Tayaranjet avvia le rotte in continuità da Trapani per Ancona, Perugia e Trieste. Ad aprile 2021 Tayaranjet annuncia le due nuove destinazioni della “Summer 2021” a Varsavia e Bucarest con frequenza il giovedì e la domenica.
Annullamemento dei voli - I primi evidenti segnali di difficoltà di Tayaranjet arrivano ad ottobre con tanti passeggeri che si sono visti recapitare una mail che annunciava la cancellazione del proprio volo e dell'attivazione delle procedure di rimborso totale del biglietto. Rimborso che in realtà molti non hanno ancora ricevuto.
L’annuncio della rescissione del contratto Enac - Tayaranjet comunica la recessione del contratto all’Enac per i voli in continuità territoriale da Trapani, dal 12 novembre 2021. Questa la comunicazione del Ceo Gianfranco Cincotta: "Il persistente scarso traffico di passeggeri sulle rotte da Trapani per Perugia, Ancona e Trieste, obbliga il vettore bulgaro a recedere dalla Convenzione siglata con Enac, a seguito dell’aggiudicazione del bando di gara ministeriale avvenuto nel novembre scorso.
Nei prossimi giorni saranno rimborsati tutti i passeggeri che avevano prenotato fino a dicembre del 2021 e quelli che hanno subito alcune cancellazioni dei loro voli. “Fare volare un Boeing 737/300, se si fa eccezione per il mese di agosto, con una manciata di passeggeri, è uno spreco per tutti- commenta Gianfranco Cincotta , country-manager del vettore bulgaro- . Vengono bruciati denari dello Stato italiano e dell’Unione europea, senza nessun ritorno, né per il territorio, né per la compagnia, ma solo a vantaggio delle società aeroportuali. Cosi non può andare. Le destinazioni della continuità territoriale, scelte in un momento ante-Covid , dopo gli effetti generati dalla pandemia, non possono più essere sostenute economicamente”.
Il debito con Airgest per la gestione dell'aereo della Lazio - La compagnia bulgara, ma in mano ad una famiglia ragusana, è andata via da Birgi senza saldare un debito di 180 mila euro nei confronti di Airgest, la società che gestisce l'aeroporto “Vincenzo Florio”. L'aereo della compagnia bulgara con livrea laziale era stato “noleggiato” dalla squadra capitolina nella stagione 2020-21. Faceva base al Vincenzo Florio, portava la squadra dove serviva e tornava a Trapani, con la compagnia che aveva pattuito con Lotito un prezzo fisso per ogni trasferta nazionale o internazionale. Poi la Lazio molla l'accordo. Le cose vanno sempre più male per la TayaranJet anche per via della pandemia e viene rescissa la convenzione con l'Enac. Ma il vettore, come spiega Salvatore Ombra, deve ancora 180 mila euro ad Airgest per la gestione dell'aereo che ha fatto base a Birgi. “Abbiamo dato mandato ai nostri legali per recuperare il credito. L'aereo era sparito da un giorno all'altro. Non lo vediamo più a Trapani, cominciamo a preoccuparci. Veniamo a sapere che è stato ritirato in Bulgaria”. Per ottenere il credito vantato l'Airgest aveva cercato di sequestrare l'aereo usato dalla Lazio, ma senza riuscirci visto che era, in tutti i sensi, volato via.
La replica di CEO Cincotta, Tayaranjet ha pagato le tariffe 4 volte di più rispetto al normale - “Abbiamo lasciato il servizio di voli in continuità a Trapani per effetto di una risoluzione contrattuale con Enac il 12 novembre scorso, clausola prevista dal contratto, comunicata nei termini di legge alla stazione appaltante. Ed ancora. In ordine al presunto credito declarato dal Presidente di Aigest Ombra, egli avrebbe fatto bene a dire che la sua società ha applicato al vettore tariffe per servizi di handling 4 volte superiori alle tariffe normali, solo per il fatto che si volava con gli aiuti di soldi pubblici. In sostanza, se voli con i soldi dello Stato, paghi 4 volte di più rispetto al normale. La Tayaranjet ha interpellato ed esposto anche ad Enac la questione affinchè possa procedere a rettificare la presunta infrazione compiuta ai danni della Tayaran. A valle di ciò, sono state intraprese le iniziative necessarie a tutela del vettore".
Infine, la replica del presidente di Airgest, Salvatore Ombra, riguardo alla situazione con Tayaranjet - “La situazione è che la compagnia bulgara Tayaranjet non esiste più. Le è stato ritirato il COA, il certificato di volo, ha lasciato un debito nei confronti dell’aeroporto e abbiamo replicato facendo un decreto ingiuntivo. La compagnia ha sempre lavorato come charterista e non avevano le competenze per poter lavorare come vettore di linea, e la verità è che non hanno più nessun aeroplano ed è stato ritirato il certificato di volo, più chiaro di così”.