Il conflitto russo-ucraino entra nel suo ventiduesimo giorno. Mosca continua a bombardare città e villaggi nel territorio invaso, provocando almeno sei morti a una cinquantina di chilometri a nord della città di Kharkiv. "I soldati italiani non andranno in guerra, non vogliamo la no-fly zone", fa sapere il ministro Luigi Di Maio. La Russia, dal canto suo, rinuncia al voto all'Onu sulla sua bozza di risoluzione umanitaria sull'Ucraina per mancanza di alleati. Intanto gli Stati Uniti, tramite la Camera, revoca i privilegi commerciali russi, aprendo la strada a dazi sui suoi prodotti. L'Onu chiede un'indagine sulle uccisioni dei civili.
PROFUGHI ANCHE IN PARROCCHIA. La Caritas diocesana di Trapani sta approntando un piano di accoglienza di profughi provenienti dall’Ucraina mettendo a disposizione 117 posti. E’ il risultato di un lavoro di coordinamento e mappatura all’interno della Diocesi in cui parrocchie, istituti religiosi o semplici fedeli hanno dato la disponibilità di appartamenti e locali idonei. La disponibilità è stata già comunicata sia alla Prefettura di Trapani (dove nei giorni scorsi si è svolto un tavolo tecnico con diverse istituzioni al fine di una regia condivisa) sia alla Caritas Italiana che proprio ieri ha comunicato il via ai primi due voli umanitari da Varsavia per portare in Italia i primi 400 profughi ucraini vulnerabili. Il volo è offerto da un donatore – la compagnia privata Comlux che ha già effettuato con Caritas italiana un volo umanitario portando i profughi dal Niger – che a bordo di un Boeing 787 trasferirà gratuitamente martedì 22 e mercoledì 23 marzo dalla Polonia all’Italia i profughi più fragili, quelli non in grado di affrontare un lungo viaggio in auto. Intanto ad Alcamo è iniziata la prima esperienza di accoglienza nella parrocchia “San Francesco d’Assisi” dove, con il coordinamento del parroco della Chiesa Madre don Aldo Giordano, sono già arrivati 8 profughi, donne con bambini accompagnati dai loro cagnolini. Provengono dalla città di Odessa.
MUSUMECI. «La Regione Siciliana è pronta a intervenire, da subito, per limitare le conseguenze economiche che il conflitto in corso in Europa sta già producendo sulle imprese dell’Isola». Lo ha ribadito il presidente Nello Musumeci, incontrando a Palazzo Orleans i vertici di Confidustria Sicilia: il presidente Alessandro Albanese e i vice Antonello Biriaco e Gregory Bongiorno.Presenti alla riunione anche gli assessori all’Economia Gaetano Armao, alle Attività produttive Mimmo Turano e alle Infrastrutture Marco Falcone, con i dirigenti generali dei dipartimenti e il presidente dell’Irfis Giacomo Gargano. «Non abbiamo avuto – ha detto Musumeci – neanche il tempo di uscire da due anni di pandemia che siamo entrati in economia di guerra. Abbiamo il dovere di ascoltare il grido di allarme che arriva dalle imprese e l’appello di Confindustria non ci coglie, comunque, impreparati. Le centinaia di migliaia di imprese dell’Isola rappresentano la fonte di ricchezza del nostro territorio e come già fatto in passato - e come riconosciuto anche oggi anche dai vertici di Confindustria - il governo della Regione continuerà a lavorare a favore del tessuto imprenditoriale». I rappresentanti delle imprese hanno evidenziato un esponenziale e insostenibile incremento del costo delle materie prime, la difficoltà nell’approvvigionamento, l’aumento degli oneri per la fornitura di energia, il rincaro del prezzo dei carburanti. Il governo Musumeci, tramite l’assessorato all’Economia e con le iniziative degli assessorati alle Infrastrutture e alle Attività produttive, ha già stilato una sorta di decalogo di interventi che è possibile attivare nel breve e medio periodo. Primo fra tutti mobilitare tutte le risorse finanziarie disponibili, soprattutto extra regionali, per orientarle a favore della “nuova crisi”. Regione e Confindustria hanno concordato che le priorità riguardano: la decontribuzione del costo del lavoro, la proroga della moratoria dei mutui e la revisione del prezzario nel campo dei lavori pubblici.
MAZARA. Una bandiera della Pace ed una bandiera dell'Ucraina sono state esposte al palazzo comunale di piazza della Repubblica in segno di solidarietà con il popolo ucraino. La 4^ Commissione Consiliare "sostiene l’iniziativa umanitaria promossa da Fedelambiente con il Patrocinio del Comune di Mazara del Vallo e invita la cittadinanza a supportare le spese per il trasporto degli aiuti raccolti tramite una donazione in denaro alle coordinate bancarie IT16R0895225900000000162336 intestate all’Organizzazione Nazionale Fedelambiente ODV con causale “SOS Ucraina”. Il contributo in denaro servirà a garantire le spese vive per il trasporto, grazie anche alla generosità della ditta Casanuova che mette a disposizione gratuitamente mezzo e autista. L’Associazione Fedelambiente nei giorni scorsi ha realizzato una grande campagna di raccolta aiuti (derrate alimentari, farmaci, vestiario) contribuendo in maniera significativa ad aiutare la popolazione ucraina, sotto assedio militare da 22 giorni".