Le negano la presidenza della commissione d'indagine sul Luglio musicale trapanese, ma lei, Anna Garuccio, consigliera comunale, non ci sta e cita le norme: "L’istituto delle commissioni di indagine è previsto dall’art. 44 del decreto legislativo n. 267/00. La norma, rubricata “garanzia delle minoranze e controllo consiliare”, al secondo comma, attribuisce alle opposizioni, a tutela delle minoranze, la presidenza delle stesse, ed è indirizzata a rafforzare quanto già previsto dall’art. 6, comma 2, del testo unico, che demanda allo statuto dell’ente, art 26 comma 5, tra l’altro, la specificazione delle forme di garanzia e partecipazione delle minoranze. Il comma 2 del D.L. stabilisce che il consiglio possa istituire, al fine di garantire il controllo consiliare, commissioni di indagine sull’attività dell’amministrazione. Circa la possibilità che l’attività oggetto dell’indagine sia riferibile ad ambiti tecnico-gestionali, si rappresenta che non si ravvisano impedimenti a che la commissione, quale articolazione dell’organo rappresentativo dell’ente, possa esercitare la funzione di controllo politico amministrativo su settori a contenuto tecnico”.
Eppure durante la riunione d'insediamento della commissione d'indagine è “accaduto – come spiega Garuccio – un fatto grave. I consiglieri Guaiana Vincenzo, Salvatore Daidone e Marzia Patti ignorando la dichiarazione del Consigliere di opposizione Domenico Ferrante attraverso cui rinunciava alla nomina di Presidente, in prima votazione lo hanno ugualmente votato, per poi in seconda votazione votare presidente la consigliera di maggioranza Marzia Patti”. Garuccio non si dà pace: “Eppure la norma era stata abbondantemente discussa, letta e chiarita dal segretario generale presente in audizione”.
“Da settimane nei corridoi e nelle stanze da parte della maggioranza – rileva la consigliera - si cerca in ogni modo di impedire che la sottoscritta sia nominata presidente. Secondo la maggioranza di Governo la conoscenza dei fatti e dei documenti da parte della sottoscritta, promotrice della necessità della Commissione di indagine sul Luglio Musicale Trapanese, impedirebbe di essere imparziale all’interno del lavoro di commissione. Una scusa infondata e priva di ogni significato considerato il fatto che ogni documento sarà oggetto di nuovo e minuzioso studio da parte dell’intera commissione”.
Ed aggiunge: “Visto che qualcuno si sente autorizzato a sostenere che la sottoscritta non sia imparziale e che quindi non possa svolgere il ruolo di presidente solo per avere una conoscenza chiara dei documenti, dei fatti e degli avvenimenti in seno al Luglio Musicale, allo stesso modo a questo punto la sottoscritta si sente autorizzata a pensare che possa esistere anche la sussistenza di una motivazione uguale contraria che porterebbe evidentemente la maggioranza a non essere imparziale pur di difendere qualcuno”.