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28/03/2022 06:00:00

Forza Italia rimane spaccata, fallita la missione in Sicilia della Ronzulli

 Forza Italia rimane spaccata al suo interno nonostante da paciera sia più volte arrivata sull’Isola Licia Ronzulli.

Due anime diverse che si contendono la leadership regionale, con due visioni diverse: da una parte Gianfranco Miccichè che non vorrebbe il Musumeci bis, dall’altra parte i rivoltosi che, capeggiati da Gaetano Armao, chiedono la riconferma di Musumeci come candidato presidente della Sicilia e un cambio di coordinamento regionale.

Una lotta che vede anche il contendersi delle posizioni per le elezioni amministrative, a cominciare da Palermo, dove però i forzisti sarebbero più omogenei e virerebbero sulla figura di Francesco Cascio, l’ipotesi Roberto Lagalla è naufragata.

Al termine della lunga riunione, nove ore per l’esattezza, Forza Italia esce con un comunicato chiaro e rafforzata da due ingressi, quello degli ex renziani Nicola D’Agostino ed Edy Tamajo: “Forza Italia Sicilia è al lavoro per tornare a essere il primo partito nell'Isola e per ottenere un ottimo risultato alle prossime elezioni Amministrative. La riunione è servita a ribadire l'unita' di intenti e a superare le incomprensioni che avevano trasmesso l'idea di un partito diviso e litigioso. Forza Italia ha ribadito la sua collocazione nel centrodestra ed è innanzitutto, specialmente in Sicilia, una comunità umana composta da migliaia di amministratori locali di grande qualità: questo patrimonio non sarà disperso”.

A questo comunicato ne è seguito un altro dei dissidenti, continuano a chiedere il cambio al vertice del partito, la missione siciliana della Ronzulli è fallita, resta sospesa anche la candidatura di Cascio su Palermo che avrebbe dovuta essere ufficializzata proprio sabato 26 marzo.

Il partito è in stallo, uno contro uno, Silvio Berlusconi non interverrà sulla questione siciliana.

Lanciatissimo per la sua campagna elettorale come governatore dell’Isola è Cateno De Luca, che adesso ci va pesante con tutti i leader della politica: "mai un caffè con Salvini, Miccichè non è lucido".

E mentre le date delle elezioni amministrative si stanno avvicinando, si dovrebbe votare il 12 giugno, i partiti vivono un momento di grande confusione per una politica che non trova le ragioni del proprio essere.

Rossana Titone