Nel corso di un incontro, svoltosi ieri sera alla sala Perrera, il sindaco di Trapani ha rassicurato sui lavori per la realizzazione del sottopasso: “Interventi col bisturi”, annunciando anche un vertice “con i tecnici e funzionari delle Ferrovie prima dell'avvio delle opere”.
I residenti delle vie Marsala e Vespri, però, hanno dato vita ad un comitato, presieduto da Tony Di Fazio. Temono, infatti, che l'opera possa minacciare la staticità dei palazzi circostanti, costruiti nei primi anni del Novecento quando ancora non erano in vigore le norme antisismiche. Durante il dibattito gli abitanti hanno chiesto garanzie, ma soprattutto l'individuazione di una “persona fisica” che si assuma le responsabilità in merito a possibili danni e conseguenze derivanti dai lavori.
La questione, però, era già stata sollevata dalla consigliera comunale Anna Garuccio.
“Le abitazioni – sottolinea - sono prospicienti lo scavo. Si parla di una distanza tra il muro dell’edificio e lo scavo di 1,5 metri e parliamo di abitazioni costruite senza metodi antisismici suquella che una volta era una salina”. Poi un'accusa pesante: “Questi incoscienti non hanno eseguito le indagini geologiche per fare il progetto che è arrivato in Consiglio comunale, la cui responsabilità è quella di aver approvato la variante urbanistica”. Disattese le osservazioni presentate da Garuccio.
“Non si può approvare un progetto – conclude la consigliera - senza le osservazioni e le opposizioni, come non si può eseguire un progetto senza sondaggio geologici”.
E a sostegno della sua tesi tira fuori una relazione a firma dell'ingegnere Nando Granieri di Sintagma Srl.
“Con riferimento alle domande sui lavori per la costruzione del sottopasso poste dalla Dott.ssa Anna Garuccio, consigliere comunale del Comune di Trapani, e trasmesse al progettista via e-mail in data 14/12/2020, di seguito si riporta un contributo alle risponde per quanto di competenza. - Quali garanzie ci sono, vista la tipologia del terreno paludoso determinato dalla presenza della ex Salina, rispetto i palazzi che si trovano confinanti alla realizzazione della nuova opera, e che non vengano intaccati da eventuali sbancamenti? Si rende noto infatti che alcuni di essi sono risalenti ai primi del 900 quindi costruiti con altri criteri non sicuramente "anti-sismici". Lo sviluppo del progetto definitivo è stato preceduto da una idonea campagna di indagini geotecniche in sito ed in laboratorio. Questo, insieme allo studio delle carte tematiche, ha permesso la ricostruzione della stratigrafia e della caratterizzazione dei terreni che sono alla base delle simulazioni di calcolo, le quali hanno evidenziato deformazioni del tutto trascurabili a livello dei limitrofi edifici. -I muri del sotto passo quanti metri dovranno essere distanti dalle facciate finestrate di piano terra degli edifici non abbattuti? La distanza minima tra edifici ed opera (intesa come muro di delimitazione della trincea stradale) è di circa 3,50 metri. -L’opera porterà una diminuzione dei posteggi sulla Via Marsala? Quali soluzioni? L'inserimento della nuova intersezione su via Marsala porta inevitabilmente alla soppressione di 8 posti auto. Nell'ambito del progetto di soppressione PL non è previsto il ricollocamento di detti posteggi. -Dal progetto si evidenzia uno spazio esterno dei muri dell’opera verso i muri delle proprietà che sembrerebbe non utilizzabile perché la linea finirebbe sulle proprietà esistenti quindi non usufruibile da nessuno, a parte i proprietari degli immobili stessi. Questo spazio da chi potrà essere usufruito? L'area evidenziata è già di proprietà RFI (in quanto sede della linea ferroviaria originaria) e tale rimarrà, a meno che non si pervenga a diversi accordi con i proprietari confinanti”.