L'area archeologica della chiesa di Santa Maria della Grotta, nel pieno centro della città, adiacente lo Stadio Comunale, versa da anni in condizioni di degrado e abbandono, nonostante ripetute iniziative culturali, l'ultima delle quali è stata la Via dei Tesori 2020.
Oggi però a sfregiare il patrimonio culturale della città non sono solo le erbacce e i segni del tempo. L'intera area, sia nell'esterno immediato che oltre le recinzioni, è divenuta una discarica a cielo aperto, colma di rifiuti di ogni sorta (indumenti, mobili, elettrodomestici), e perfino di scarti edili, come segnalato dalla cittadinanza. Quella che dovrebbe essere una delle aree più ricche di storia e cultura della città è ridotta a un campo incolto. Ne abbiamo parlato in una delle nostre puntate dell'inchiesta "Marsala città perduta".
Adesso è il circolo di Rifondazione Comunista di Marsala a condannare "l'inciviltà individuale di chi usa gli spazi pubblici come discarica personale, ci chiediamo quali aziende abbiano identificato questo spazio, in prossimità di case ed esercizi commerciali, quale luogo di abbandono dei propri rifiuti, e come ciò possa essere passare inosservato all'amministrazione e ai responsabili dell'area archeologica. Invitiamo chi di dovere non solo a sorvegliare, curare e valorizzare gli spazi della comunità, ma anche a procedere alle misure necessarie per identificare e punire i responsabili di questi scempi culturali e ambientali, che danneggiano l'intera cittadinanza".