Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/04/2022 15:00:00

Due anni di fake news a Marsala

Fake news. Le reti social sono un terreno fertile per esse, vincono facile se i contenuti sono letti acriticamente.

Diventa essenziale soprattutto per i bambini e i giovani che imparino a distinguere tra opinioni e fatti e a identificare fonti credibili. La diffusione di notizie false non è un fenomeno nuovo. Già in passato si è cercato di influenzare le persone e le opinioni per mezzo di informazioni false. La digitalizzazione e i social media hanno soltanto intensificato questa tendenza, perché come affermava il semiologo e filosofo U.Eco che del linguaggio verbale ne aveva fatto la cifra della sua esistenza professionale "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli". Come dare torto al curatore della "La bustina di Minerva", mi permetto un appunto: la rete di condivisione è uno strumento democratico, e necessita saperlo utilizzare con giudizio ed analiticamente.

La comunicazione fallace viene diffusa deliberatamente. Istantaneamente sono associate a notizie o ai report classici.

Ciononostante l’obiettivo degli autori non è quello di perseguire il dovere di informare, bensì quello di manipolare l’opinione pubblica e scatenare emozioni come la paura, l’insicurezza ed il consenso. A Marsala ciò è accaduto nel maggio del 2020 dopo l'uscita dal lockdown dovuto al Coronavirus, allorquando Razza promettava ai lilibetani con due estasiati spettatori Papania e M.Grillo, il nosocomio S.Biagio per l'emergenza Covid-19 liberando dall'incarico il P.Borsellino, salvo poi scoprire ovviamente ad elezioni vinte da M.Grillo&company, che il vecchio nosocomio non fosse antisismico,struttura parzialmente ubicata nell'ex convento del XVIII° secolo di S.Francesco. Sul porto attualmente dopo 14 anni e progetti a go go dell'amministrazione Adamo, della Myr, incarico alla giunta M.Grillo che non ritiene opportuno realizzarlo e dopo sette mesi lo riferisce alla Regione, la quale all'inizio d'aprile di quest'anno autorizza il dipartimento delle infrastrutture a dare mandato per la redazione del progetto esecutivo.

Infine la compartecipazione ai processi decisionali per la città predicata dal primo cittadino di Capo Boeo rivolta anche all'opposizione ha generato, almeno a parole, l'allontanamento di sei consiglieri comunali perché inattuata a loro avviso, in sostanza un'altra Fake news.


Vittorio Alfieri