Il lavoro. La festa del lavoro- o dei lavoratori - ha una lunga tradizione: il primo "Primo Maggio" nasce infatti a Parigi il 20 luglio del 1889.
L’idea venne lanciata durante il congresso della Seconda Internazionale quei giorni era riunito nella capitale francese.
Durante i lavori venne indetta una grande manifestazione per chiedere alle autorità pubbliche di ridurre la giornata lavorativa a otto ore . La data fu scelta per rammentare lo sciopero generale dei lavoratori tre anni prima svolto a Chicago che dopo quattro giorni di disordini avevano causato la morte di due persone,e l'ultimo giorno lasciarano sul selciato undici anime,per quella che divenne la tragedia di Haymarket square. La richiesta dei lavoratori dell'Illinois che già godevano del provvedimento-le otto ore- di estenderlo in tutti gli States. In Sicilia è accaduto il primo maggio l'eccidio di Portella della Ginestra - Piana degli Albanesi- il responsabile fu il bandito Salvatore Giuliano, ma le motivazioni si sono sprecate nel tempo .
Dall'avversione del monteleprese per i comunisti, i latifondisti e poteri mafiosi in reazione alla riforma agraria desiderata dal Blocco del popolo -PCI, Psi e PdA- che avevano ottenuto un grande consenso alle elezioni per l'Ars del 1947.
La centralità del lavoro è sancita dall'articolo uno della nostra Costituzione che recita: "l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo che la esercita nella forme e nei limiti della Costituzione". E indubbio che la norma sia stata fortemente disattesa soprattutto al Meridione. È appena trascorso un 25 aprile più divisivo che mai.
Causa pandemia, guerra in Ucraina con le conseguenze nocive che ci attendono, non è piu il momento di disunirci, ma affrontare con spirito sì critico ma non distruttivo il futuro prossimo che ci attende.
Vittorio Alfieri