È tornata al suo originario splendore la statua del ‘700 dedicata alla Madonna Immacolata e custodita nella chiesa madre di Campobello di Mazara. Alla presenza della restauratrice Sabrina Mazzola, del parroco don Nicola Patti, del Vescovo monsignor Domenico Mogavero, del sindaco Giuseppe Castiglione, di Francesca Massara, Direttrice del Museo diocesano e dei socidell’associazione “Avel”, è stata svelata l’opera al termine del restauro. L’intervento è iniziato a fine luglio 2020 ma i tempi originariamente previsti si sono allungati per integrare nuove fasi di conservazione dell’opera. Il rinvenimento delle policromie originali nascoste di abbondanti strati grossolani di pitture successive ha messo in dubbio l’attribuzione originaria allo scultore
Girolamo Bagnasco. «Anche se non è stato ancora identificata la bottega di esecuzione della scultura lignea, dalla preziosità della policromia rinvenuta si ipotizza possa appartenere a una maestranza di alto livello e a una ricca committenza, forse precedenti alla famiglia di Girolamo Bagnasco», ha spiegato la Mazzola. Sull’opera sono stati ritrovati segni evidenti di importanti
modifiche degli attributi iconografici: «come i fori nel petto che ospitavano i sette stiletti (i sette Dolori di Maria) e sotto ai polsini ricostruiti in stucco si è individuato il taglio dell’incastro della spina lignea a modificare la posizione delle mani», ha detto ancora la restauratrice. Durante l’intervento di restauro è stato anche effettuato il prelievo di materiale pittorico e l’analisi ha consentito di riconoscere sia materiali antichi, per le policromie della veste del manto e dei calzari, sia di epoca più recente quelli utilizzati per gli incarnati (volto e mani). Durante la cerimonia è stato anche presentato il libro “Tota pulchra”, edito dal Cesvop, che racconta del restauro e che contiene anche una interessante ricerca delle edicole votive di Campobello di Mazara e delle frazioni, a cura dei ragazzi del catechismo.
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A MAZARA LA RASSEGNA DI MUSICA SACRA
Il chiostro del Seminario vescovile di Mazara del Vallo ospiterà la prima rassegna diocesana di musica sacra, sotto la direzione artistica del maestro Eugenia Sciacca e la collaborazione del Direttore dell’Ufficio liturgico diocesano don Nicola Altaserse e del responsabile del Seminario, don Davide Chirco. Il primo appuntamento è fissato domenica 29 maggio, ore 18,30, con l’associazione coro lirico-sinfonico “Capitolium”, diretto dal maestro Fabio Modica. Il 31 luglio, ore 21, l’organista Leonardo Nicotra condurrà il pubblico in un viaggio tra preludi, fughe e corali. Infine, il 4 settembre, ore 18,30, verrà eseguita una delle pagine più sublimi di tutta la storia della musica sacra: lo “Stabat Mater” di G. B. Pergolesi con l’ensemble “Armonia”, col soprano Eugenia Sciacca, Gianna Biagioni (contralto), Rosanna Angileri (primo violino), con la direzione artistica di Leonardo Nicotra.