Torniamo sul caso della donna multata 31 volte a Campobello di Mazara alla quale il giudice di pace ha annullato le sanzioni.
Il comandante della polizia municipale di Campobello, Giuliano Panierino, non ha usato parole dolci nel commentare la sentenza, parlando di “grossolano errore commesso dal giudice di pace” e ha tirato in ballo anche l'avvocato Francesco Fulgo, che ha assistito la donna multata. E proprio il legale replica al comandante.
“ Merita precisare che le sentenze pronunciate dai Giudici della Repubblica meritano rispetto, salvo il diritto di ogni parte di impugnarle nei modi e nei termini di legge, ove non si condividano. Ogni ulteriore commento o critica, peraltro espressi da parte di coloro che non sono addetti ai lavori o non sono parte in causa, che vanno peraltro oltre i limiti attribuendo frasi dal tenore “ Errore Pacchiano e Errore Madornale commessi dal Giudice nella decisione”, come si legge più volte nell’articolo pubblicato il 31.05.20222 da TP24, ledono, a parere di questo difensore, il prestigio del Giudice di Pace di Castelvetrano, della Magistratura e delle altre parti coinvolte nel procedimento”.
Ora il comandate Panierino, in una nota, si scusa per le parole forti usate. Ecco la sua dichiarazione.
Dopo la vicenda riguardante l’annullamento da parte del Giudice di Pace di Castelvetrano, Dott.ssa Giuseppina Montericcio, di alcuni verbali elevati da parte del Corpo di Polizia Municipale di cui sono il Comandante, stante le inesattezze contenute in diversi articoli di cronaca nonché, a parere del sottoscritto, della dubbia riconducibilità della fattispecie alla sentenza della Corte di Cassazione citata dal Giudice nella sua sentenza di annullamento, ho inteso tutelare l’operato mio e, di riflesso, di tutti gli appartenenti ai Corpi e Servizi di Polizia Municipale d’Italia, con delle repliche i cui toni, con molta probabilità, sono andati un po’ oltre il consueto.
Non era mia intenzione offendere nessuno, tanto meno la Dott.ssa Montericcio, ma il tutto era semplicemente inteso a cercare di ristabilire una verità che, penso, sia stata distorta, con una motivazione non attinente al caso e per la quale già da diversi giorni abbiamo attivato il percorso per il giudizio d’appello.
Porgo le mie personali scuse al Giudice con la quale, in diverse occasioni ho avuto modo di interfacciarmi, apprezzandone la preparazione e la professionalità. La mia replica intendeva essere una replica di carattere tecnico che, in un mio momento di enfasi, sarà stata intesa come un attacco a carattere personale. Nulla di tutto ciò. La Dott.ssa Montericcio riceverà, in privato, le mie scuse personali, oltre a quelle pubbliche con il presente comunicato.