Si chiama Cardilla la nuova linea di vini della Pellegrino. Il nome è della contrada Marsalese dove questi vini vengono realizzati, si compone di sei etichette, tre bianchi e tre rossi. Le uve sono quelle originarie di questa terra - zibibbo, lucido e grillo per i bianchi, frappato, syrah e nero d’avola per i rossi - tutte lavorate da Gaspare Catalano, uno dei tre enologi specializzati di Pellegrino, dedicato proprio alla produzione di vini bianchi e rossi.
Il nero d’avola si presenta come un rosso di gran carattere, dai profumi intensi e complessi, con note al naso di frutti rossi e violetta che si fondono a sentori di ciliegia. In bocca è fresco, lungo e avvolgente. Il frappato, il più antico e importante dei vitigni siciliani, nel bicchiere diventa un vino dal colore rosso intenso e dai profumi netti di frutta rossa, mescolati a una nota speziata di tabacco e pepe nero. È ideale da servire fresco, per un aperitivo a base di carni rosse e verdure. L’ultimo dei rossi, il syrah, è un vino potente, elegante, con profumi di frutta rossa e amarena.
Tra i vini bianchi di queste nuove etichette il grillo Cardilla ha un colore giallo paglierino, al naso sviluppa note di agrumi insieme a sentori di gelsomino e fiori di zagara. È un vino elegante, raffinato, perfetto per accompagnare piatti di pesce strutturati come la zuppa di scorfano o le triglie in guazzetto. Lo zibibbo, chiamato anche Moscato di Alessandria, è un vitigno aromatico diffusosi in seguito al dominio arabo in tutta l’area mediterranea, principalmente nell’isola di Pantelleria.
L’ultima etichetta, il lucido o catarratto, è un vino che deriva da un vitigno coltivato storicamente nella zona tra Trapani, Palermo e Agrigento. Nel calice ha un colore giallo paglierino, con riflessi verdolini. E’ il vino ideale per dare risalto a primi piatti di pesce o a cruditè.