Ieri abbiamo scritto dell’intimidazione ricevuta dal vicesindaco di Castelvetrano, Filippo Foscari: qualcuno ha forato una gomma della sua auto con un cacciavite, proprio nel momento in cui era in corso una lunga seduta del consiglio comunale.
Ma in passato, anche l’assessore 5 Stelle Manuela Cappadonna aveva ricevuto delle intimidazioni molto chiare. Più di un anno fa, qualcuno diede fuoco al paraurti della sua auto, danneggiandone lo sportello. E in un’altra occasione bruciarono la porta d’ingresso di casa sua.
“Un periodo molto agitato - spiega l’ex assessore a Tp24 – in cui avevo spinto tanto con i controlli, le Pec ai dipendenti dove chiedevo chiarimenti sul perché determinati monitoraggi andassero a rilento e tardassero le relative sanzioni. Ma anche denunce alla procura per la vicenda degli stalli a pagamento, dei chioschi abusivi, degli orari degli esercizi commerciali… Ero un assessore scomodo e gli attacchi erano giornalieri, non solo sui social, ma anche con lettere anonime inviate alle redazioni locali. Fu sfruttato un errore degli uffici, che in un documento avevano inserito il mio nome come responsabile di un abuso edilizio e partì una campagna diffamatoria più o meno sotterranea in cui si creò un clima davvero astioso. Ecco perché allora non mi sono sentita di rendere pubbliche queste vicende”.
L’assessore Foscari potrebbe aver ragione, quando dice che “è innegabile che ci sia una parte di questa città che non vuole sottostare ai regolamenti e alla legalità”.
Egidio Morici