Viene presentata oggi a Partanna, alle 18,30, presso le Scuderie Castello Grifeo, la Fondazione Sebastiano Tusa, dedicata all’archeologo, ex assessore ai Beni culturali per la Regione Siciliana, professore universitario e Soprintendente del Mare, morto nel 2019 nello schianto del Boeing precipitato in Etiopia. Nell’occasione verrà presentato anche il numero 112 della rivista “Sicilia Archeologica”.
La fondazione sarà portata avanti dalla vedova di Tusa, Valeria Patrizia Li Vigni, sua compagna di studi e presidente della fondazione stessa.
“E’ una grande responsabilità – ha dichiarato – dovrò cercare di portare avanti con dignità e passione questo ruolo. La sfida è portare avanti il percorso avviato da lui con intelligenza e senza mai adagiarsi sugli ostacoli che continuamente si pongono”. “In particolare – ha aggiunto – ci stiamo concentrando sugli itinerari subacquei, l’idea è quella di unire questi itinerari alla rete dei parchi archeologici, offrendo ai visitatori una doppia possibilità: quella di seguire le ricerche subacquee dal museo grazie a postazioni di telerilevamento, oppure di fare vere e proprie escursioni subacquee nei luoghi interessati dai resti archeologici guidati da driver professionisti”.
A Partanna c’è anche una sede della fondazione: un’immobile dell’area archeologica di contrada Stretto. “Per Sebastiano rappresentava il luogo dove ritirarsi, riflettere e studiare – ha affermato il sindaco Nicola Catania - La sede che abbiamo voluto assegnare è una conseguenza naturale per chi ha ricevuto la cittadinanza onoraria e testimonia l’affetto nei suoi confronti: vogliamo contribuire a portare avanti le idee e i progetti di Sebastiano”.
L’evento comprenderà anche la presentazione, come si diceva, del numero 112 di “Sicilia Archeologica”, stampata e distribuita da L'Erma di Bretschneider, che esce a tre anni dalla tragica scomparsa di Sebastiano Tusa, suo Direttore e cuore pulsante. "