Il Teatro Comunale di Marsala, finalmente, nel giro di poco tempo dovrebbe riaprire. Tra i tanti edifici pubblici marsalesi inagibili, come abbiamo già avuto modo di raccontare sulle pagine di Tp24, c'è quello che è considerato il gioiello dal punto di vista architettonico, artistico e culturale della nostra città: il Teatro "Eliodoro Sollima", dove, non solo non si svolge nessuna attività, ma è diventato luogo, addirittura, di abbandono di rifiuti.
La struttura è chiusa e inagibile da tre anni - Dopo i lavori di ripristino che hanno interessato in particolar modo il tetto, lo scorso anno, a novembre, l'assessore ai Lavori Pubblici, Arturo Galfano, ci disse che dopo gli adeguamenti, si attendeva soltanto il certificato di agibilità. In realtà non era solo il certificato di agibilità, il motivo della chiusura, ma il fatto che erano necessari degli ulteriori lavori di adeguamento, questa volta relativi alla sistemazione del bagno per disabili.
Progetto dei lavori presentato alla Soprintendenza dei Beni Culturali - Abbiamo sentito l'assessore Galfano, il quale ci ha detto, che il progetto è stato presentato alla Soprintendenza dei Beni Culturali di Trapani, che i lavori riguardano proprio il bagno dei disabili, e che il progetto già la prossima settimana potrebbe avere il via libera all'esecuzione da parte del Soprintendente. Una volta avuto il parere positivo nel giro di otto/dieci giorni al massimo, potranno iniziare i lavori e subito dopo rendere fruibile la struttura.
Intanto, riguardo alla situazione di stallo del Teatro Sollima, nei mesi scorsi il responsabile e animatore del TAM, Teatro Abusivo di Marsala, Massimo Pastore, aveva fatto appello per la riapertura del teatro all'amministrazione comunale, e al sindaco Massimo Grillo, e nei giorni scorsi lo stesso Pastore è uno dei promotori di una interpellanza pubblica con la quale chiedere al sindaco i motivi della chiusura del teatro. Questo il testo della interpellanza e l'invito ai cittadini a firmarla:
Questo è il testo della interpellanza pubblica che si vuole rivolgere al Sindaco di Marsala per conoscere i motivi della chiusura del Teatro Comunale "Sollima".
Quanti fossero interessati a firmarla possono condividerla sul proprio profilo. Seguirà pubblico incontro in data e luogo che saranno comunicati domani.
Grazie
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I sottoscritti cittadini,
- constatato il perdurare della chiusura dello storico Teatro Comunale intitolato alla memoria del maestro Eliodoro Sollima;
- preso atto che a nulla sono valsi i ripetuti appelli all'odierna Amministrazione Comunale affinché desse notizie sulla natura e sullo stato di avanzamento dei lavori che hanno comportato la chiusura dell'immobile ormai da TRE anni;
- considerato che una tale situazione non può che mettere a serio repentaglio la delicata struttura lignea interna (palchi e soffitto) - già soggetta a problemi di umidità e mancata manutenzione ordinaria - e comprometterne pericolosamente la stessa integrità e preservazione;
- ritenuto che è inaccettabile continuare a privare l'intera città di un bene così prezioso, la cui costruzione risale al 1815, per la produzione e la fruizione della cultura e dell'arte;
- ritenuto di doversi appellare al diritto, in quanto cittadini, di poter usufruire dei luoghi di cultura quali centri di aggregazione e dibattito al fine di dare piena applicazione ai principi sanciti dalla Costituzione (art. 9 - 21- 33);
- ritenuto di dover portare a conoscenza dell'intera cittadinanza che esiste la concreta possibilità che il Teatro Comunale rimanga chiuso sine die;
con il presente documento
rivolgono al signor Sindaco di Marsala formale richiesta di accesso agli atti relativi alla natura e allo stato di avanzamento dei lavori all'interno del Teatro Comunale “Eliodoro Sollima”.
Chiedono, altresì, che sia data la possibilità a una rappresentanza dei firmatari del presente documento di visitare l'immobile, nel rispetto delle norme di sicurezza sui cantieri di lavoro e in una data indicata dai competenti Uffici Comunali.
"Noi riconosciamo che il diritto vivo sgorga dalle lotte per l'emancipazione e l'autodeterminazione dei popoli e dei soggetti. Noi intendiamo farci protagonisti del processo di trasformazione che in tutto il mondo travolge il diritto inteso come mera burocrazia e forma e che ha prodotto l'emersione della categoria dei beni comuni a livello costituzionale, normativo e giurisprudenziale. Il bene comune non è dato, si manifesta attraverso l'agire condiviso, è il frutto di relazioni sociali tra pari e fonte inesauribile di innovazioni e creatività. Il bene comune nasce dal basso e dalla partecipazione attiva e diretta della cittadinanza."
(Dal “Preambolo” dello Statuto della Fondazione Teatro Valle Bene Comune)