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07/07/2022 06:00:00

Le visite di Zappalà negli uffici dell'imprenditore che voleva l'appalto... 

 Ieri abbiamo cominciato a raccontare le indagini sulla gestione degli appalti a Pescara, che hanno portato a degli arresti eccellenti. Queste indagini riguardano anche Paolo Zappalà, attuale commissario dell'Asp di Trapani e fino a due anni fa direttore amministrativo dell'Asl di Pescara. In particolare, Zappalà è coinvolto principalmente nelle vicende relative ad una gara, aggiudicata, dopo alcune pressioni indebite (secondo la Procura), al pezzo grosso di questa vicenda, Vincenzo Marinelli, finito ai domiciliari.

La gara in questione, da 18 milioni di euro, viene aggiudicata inizialmente ad una società, Servizi Italia Spa. La società di Marinelli (che si chiama invece Servizi Ospedalieri) arriva seconda e impugna l'esito della gara al Tar, il tribunale amministrativo  che parzialmente gli dà ragione, chiedendo alla stazione appaltante, cioè l'Asl,  di rivedere il tutto, ma in "contraddittorio" con la Servizi Italia,  che doveva fornire dei chiarimenti. 

Ebbene, secondo le indagini Paolo Zappalà - che si dichiara estraneo alle contestazioni mosse dalla Procura - ha avuto dei contatti riservati con Vincenzo Marinelli, che lo sollecitava ad intervenire presso Tiziana Petrella, la responsabile della gara, affinchè provvedesse subito all'esclusione di Servizi Italia e all'aggiudicazione a favore di Servizi Ospedalieri. Addirittura gli incontri avvenivano presso gil uffici di Marinelli, in Via Balilla. E Zappalà, dopo quegli incontri, si adoperava, secondo le indagini, affinchè Petrella escludesse "Servizi Italia" dalla "gara grande", nonostante i chiarimenti forniti dall'azienda, che dovevano essere classificati come "non rilevanti".

Al di là delle ipotesi investigative, che troveranno il loro corso naturale nella richiesta di rinvio a giudizio o nell'archiviazione, certo è che agli atti delle indagini finiscono alcune singolari telefonate tra Marinelli e Zappalà con il primo che chiede notizie dell'aggiudicazione della gara al suo gruppo e Zappalà che (così riportano le annotazioni degli investigatori) fa intendere che sono cose da evitare per telefono, tanto che lui, dirigente pubblico dell'azienda che fa la gara, va ad informare l'imprenditore direttamente nella sua sede. Marinelli, per capire il personaggio, è uno che è abituato ad avere sulla sua scrivania una cassetta di acciaio, e chiede cortesemente ai suoi interlocutori di inserire il loro cellulare là dentro. 

I due si danno del tu, e Marinelli usa anche termini impropri, dato che, ripetiamo sta parlando con un rappresentante della pubblica amministrazione, addirittura il direttore amministrativo dell'Asl, che deve decidere su una gara da oltre 18 milioni di euro: "Non far comandare gli altri sempre! Cazzo! Dai ...!!".

Quando i due si vedono, Marinelli dice senza mezze misure che la gara va aggiudicata direttamente a Servizi Ospedalieri, senza chiedere chiarimenti alla concorrente arrivata prima ("Ci potete affidare subito la gara!") e Zappalà si dice d'accordo, anche se bisogna convincere la Petrella. Anche se poi aggiunge: "Penso che l'abbiamo convinta". Noi chi? 

Gli incontri poi continuano, come le telefonate, i messaggi.

Sono tanti i personaggi coinvolti in questa vicenda, e sullo sfondo ci sono anche le nomine nella sanità marchigiana. Siamo infatti tra il Gennaio e il Febbraio 2020, e dopo qualche mese, in piena emergenza Covid, dopo l'arresto di Damiani, Paolo Zappalà comincerà la sua avventura all'Asp di Trapani come commissario.

La protagonista principale delle indagini è la dirigente Tiziana Petrella. E gli altri casi di corruzione - che non coinvolgono Zappalà - - riguardano l'acquisto di una risonanza magnetica 3 Tesla, la gara per l'affidamento dei servizi in favore dei pazienti fragili, la gara per la fornitura di sistemi diagnostici. Per Petrella ci sono indizi pesanti circa le tangenti ricevute da Marinelli: somme di denaro, una borsa Louis Vuitton e un bracciale da 2500 euro, 1700 euro per un trasloco, 3000 euro per realizzare un giardino, e altro ancora ...

Ma torniamo alla gara "grande". Marinelli parla con Petrella della gara: "Che dobbiamo fare?". E ancora: "Mi devi aggiudicare la gara subito!". Petrella gli spiegava che era necessario il contraddittorio, come prescritto dal Tar. Ma Marinelli continua a sollecitare con forza l'aggiudicazione a Servizi Ospedalieri e dunque l'esclusione di Servizi Italia. Marinelli ricorda poi a Petrella di essere "sempre a disposizione". Il riferimento, nelle carte dell'indagine, è al rimborso per alcune spese della dirigente ubblica, come ad esempio i lavori per il giardino nell'abitazione nuova. Poi Marinelli torna alla carica, con riferimento all'appalto, ed all'esclusione dei concorrenti: "Fammelo subito!!". E lei lo asseconda: "Lunedì!". In effetti, dopo qualche giorno, ricevuta la risposta con i chiarimenti della Servizi Italia, la Petrella rispondeva con una nota durissima, spiegando ai colleghi che secondo lei il Tar aveva rimesso la decisione sull'eventuale esclusione alla stazione appaltante e che Zappalà, sbagliando, non aveva compreso. La vicenda va avanti, tra Marinelli e Petrella passa anche una somma di 1700 euro in contanti, per pagare le spese di un "trasloco". I due si accordano su altre gare. Si vedono anche il giorno del compleanno di Petrella, sempre negli uffici di Marinelli, e lui le regala una bottiglia di champagne Kristal, rifiutando però l'invito alla sua festa di compleanno, in un ristorante, perchè c'è il rischio di essere visti insieme. Il 15 Maggio 2020, infine, il direttore Petrella, con proprio provedimento, disponeva l'esclusione della Servizi Italia dalla gara in questione, e l'aggiudicazione a Servizi Ospedalieri. Il contratto viene poi stipulato ad Ottobre.

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