Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
09/07/2022 06:00:00

Mazara. Quel pasticciaccio brutto del bilancio di previsione ritirato dalla Giunta

Un pasticciaccio brutto quello che si è registrato, pochi giorni fa, nell’Aula consiliare a Mazara. Il bilancio di previsione è stato ritirato, cosa non molto comune nella storia amministrativa cittadina, dall’Amministrazione comunale stessa.

OPPOSIZIONI UNITE AL’ATTACCO – “Non crediamo di esagerare nell'affermare che è la prima volta nella storia del Comune di Mazara del Vallo in cui un'amministrazione ritira il proprio documento contabile di programmazione”. È questo l’incipit del comunicato stampa congiunto di Udc, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle sul ritiro del bilancio di previsione da parte della giunta guidata dal sindaco, Salvatore Quinci (Liste civiche). “Non sono bastate – continua la nota – le mortificazioni messe nero su bianco da parte della Corte dei Conti attraverso 12 punti chiari e tangibili che sancivano la totale incompetenza nel redigere lo strumento finanziario. In qualità di forze di opposizione – proseguono i tre partiti di opposizione – tutto avremmo potuto immaginare ma non di assistere ad uno scempio politico tale per come è accaduto ieri sera (6 luglio n. d. a.) durante l'adunanza di Consiglio comunale per l'approvazione del bilancio di previsione 2022-2024. Si preferisce, a discapito di cittadini ed ente, perseverare su una via che già ha portato a sbattere il Comune di Mazara del Vallo con una serie ripercussioni sulle possibilità di progresso di tutta la comunità. Quello che ci pare ancora più paradossale e delegittimante, nei confronti della politica seria e responsabile, è che la stessa amministrazione comunale, abbia consapevolmente presentato l’atto, nonostante ripetuti richiami da parte del Collegio dei Revisori. Questa opposizione ancora una volta, dopo aver anticipato anni addietro che questa condotta rischia di portare la nostra città al dissesto, anche in occasione della seduta di ieri sera ha dimostrato competenza e responsabilità nell'approccio alle deliberazioni consiliari avvisando e informando tutto il consiglio comunale di ciò che stava avvenendo e che questo strumento finanziario non aveva i requisiti essenziali di legge per essere approvato. Prendiamo atto che – continua la nota stampa – anziché rispettare ciò che la Corte dei Conti aveva segnalato e seguire i consigli elencati dal Collegio dei Revisori dei Conti (a tutela del Consiglio comunale), si è preferito abusare dei numeri in consiglio comunale attraverso mezzucci e presunte stampelle con il fine di riconoscimenti di presunti nuovi assessori, per perpetrare ancora una volta un danno alla città. È comunque doveroso ringraziare il Collegio dei Revisori dei Conti e il segretario generale della Città di Mazara per aver affrontato la questione con estrema professionalità individuando con precisione le carenze del documento unico di programmazione e del bilancio di previsione presentato da questa Amministrazione comunale con il solo fine di tutelare tutto il Consiglio comunale e la tenuta del Comune. Non è inutile – concludono i tre partiti di opposizione – rimarcare la totale inadeguatezza e incompetenza dei soggetti chiamati a gestire ed elaborare le sorti finanziarie del Comune”.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE AL BILANCIO – “Sono emerse le normali dialettiche che emergono in sede di redazione dei bilanci nei Comuni siciliani – dichiara a Tp24.it – l’assessore al ramo, Giacomo Mauro – dove le nuove regole stringenti di redazione del bilancio, a partire dal 2019 – in particolare quelle relative al Fondo dei Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE) – che ha generato la protesta da parte di tanti sindaci siciliani davanti il palazzo del governo nell'inverno del 2021, generano enormi difficoltà. Criticità – continua Mauro – che nascono da una scarsa riscossione dei tributi in territori come il nostro. Fin quando non ci sarà una modifica giuridica di queste norme, che sono inadeguate per la gestione degli enti locali in territorio dove la riscossione a percentuali di livello così basse, come in Sicilia, questi problemi emergeranno sempre. Siamo al lavoro – conclude l’assessore – per provare a ridurre la distanza tra le valutazioni effettuate dall'Amministrazione comunale e quelle dei revisori, tenendo sempre presente che, il parere del Collegio dei revisori dei conti al bilancio, è favorevole”.

UNO STRANO CORTOCIRCUITO – Le minimizzazioni dell’assessore Mauro però, non convincono del tutto. Se è vero come è vero che il parere del Collegio dei revisori è stato comunque favorevole perché l’amministrazione ha allora deciso comunque di ritirare il suo atto politico amministrativo principale, mettendo ulteriormente sotto pressione la capacità di spesa dell’Ente? Ricordiamo che, attualmente, il Comune ha la possibilità di spendere esclusivamente in dodicesimi, nelle more dell’approvazione definitiva del bilancio. Significa che, a stagione estiva inoltrata, anche le manifestazioni comunali hanno un margine strettissimo di spesa.

NON PRIMA DI 25 GIORNI – Altro fatto rilevante: l’atto contabile dell’amministrazione non potrà essere ripresentato prima che siano trascorsi 25 giorni e non si capisce bene come potranno risolvere questo problema, dato che, la data ultima di scadenza per l’approvazione del bilancio scadrà proprio il 31 luglio in coincidenza con il 25° giorno.

UNA CORSA CONTRO IL TEMPO – Il bilancio dovrà essere ripresentato a tamburo battente (alcune voci dalla maggioranza consiliare affermano che sarà ripresentato senza modifiche sostanziali) e, sicuramente, il 31 luglio sarà convocata una sessione d’Aula fiume, per non sforare i termini di legge previsti per l’approvazione di quello che, lo ricordiamo, è lo strumento principe attraverso cui un amministrazione comunale esegue il proprio indirizzo politico ed amministrativo.


Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo