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11/07/2022 06:00:00

Selinunte, la piazza di legno potrebbe riaprire a breve. Ma c’è un problema, anzi due

 Avevamo parlato della piazza di legno di Marinella di Selinunte (qui l’articolo), prima aperta e poi richiusa perché mancava il collaudo.

Ad oggi è ancora chiusa: l’ufficio tecnico del comune non può asseverare i lavori, perché non sarebbero stati fatti a regola d’arte. Pare che i motivi siano diversi. Tra questi, l’eccessiva distanza tra un’asse e l’altra, la lunghezza di buona parte delle viti utilizzate ed una trave sottostante che avrebbe dovuto essere cambiata e che invece è rimasta lì.

L’intervento era stato fatto dalla “Nblsgroup srls” di Favara, con un ribasso del 17,773 % rispetto al finanziamento da 80 mila euro impegnato dal Flag/Gac “Il sole e l’azzurro”.

 

A rimediare non sarà la stessa ditta, il cui pagamento da parte del comune comporterà lo scorporo della cifra occorrente ad ultimare i lavori a regola d’arte. Se ne occuperà un’altra, già individuata dagli uffici comunali.

Trovarla non sarebbe stata una cosa facile, dal momento che per poter svolgere un intervento per conto del comune, questa, se castelvetranese, deve essere in regola anche coi tributi. Il comune di Castelvetrano, infatti, non potrebbe affidare lavori a chi, per esempio, è in debito con la Tari (e che magari non ha nemmeno chiesto la rateizzazione delle bollette).  Si dirà: e se fosse di Marsala? Per legge dovrebbe essere in regola coi tributi nei confronti del comune di Marsala. Ma a pensarci dovrebbe essere il comune di Marsala e non quello di Castelvetrano (che in quel caso potrebbe affidare i lavori lo stesso).

Insomma, se gli altri comuni non lo fanno, passi. Ma se si è in dissesto finanziario, un futuro controllo della Corte dei Conti potrebbe far scattare delle pesanti denunce.

 

La domanda però è: quando finiranno i lavori? La nuova ditta individuata dal comune ha già fatto i sopralluoghi e fornito il preventivo. I tempi per ultimare tutto a regola d’arte sarebbero di un mese. Decisamente troppo, vista la pressione di cittadini ed esercenti. Si sarebbe dunque addivenuti ad un compromesso: cinque giorni lavorativi per la “messa in sicurezza”, in modo da poterla riaprire, ed il resto dopo l’estate. Per iniziare si aspetterebbe soltanto l’ok da parte del Gac, che ha finanziato l’intervento.

 

Ma ad essere in regola coi tributi non deve essere soltanto la ditta (se di Castelvetrano). Per lo stesso principio, dovranno esserlo anche tutti gli esercenti che hanno fatto richiesta di occupazione del suolo per i loro tavolini. E pare che i debitori siano tanti. Quasi tutti. Debiti pregressi, accumulatisi in diversi anni, sin da quando la piazza di legno ha visto la sua realizzazione.

Oggi, come spesso accade in questi casi, confondendo i diversi aspetti, politico, tecnico, tributario… tutte le colpe saranno del sindaco, che pensa solo ai tributi e non all’economia della borgata. Come se le due cose non fossero strettamente legate. E come se un sindaco potesse decidere contro la legge.

 

Egidio Morici